Ci sono incontri che restano impressi nella memoria, attimi fugaci che trasformano una semplice uscita fotografica in un’esperienza indimenticabile.
Uno di questi è stato quello con il Picchio muraiolo, un uccello elusivo, difficile da individuare e ancora più complesso da fotografare.
Vive tra le pareti rocciose delle alte montagne, mimetizzandosi perfettamente con l’ambiente, ma in inverno scende a quote più basse, regalandoci l’opportunità di osservarlo da vicino.
Questa è la storia del mio incontro con uno degli uccelli più affascinanti e misteriosi del nostro territorio.

Era passato molto tempo dall’ultima volta che avevo fotografato un Picchio muraiolo, ma qualcosa mi diceva che valeva la pena riprovarci.
Sapevo che in inverno alcuni di loro lasciano le montagne per rifugiarsi in luoghi più accessibili, come vecchi edifici o cave di pietra.
Il mio obiettivo era un vecchio hotel chiuso, un posto insolito ma perfetto per questi uccelli.
Dopo meno di un’ora di attesa, ecco che appare: piccolo, discreto, con il suo piumaggio grigio che si confonde con il legno delle finestre.
Ma bastano pochi istanti perché sveli il suo segreto.

Si posa sul davanzale della finestra e subito inizia la sua ricerca di insetti nascosti tra le fessure del legno.
Con movimenti rapidi e precisi, esplora ogni angolo, aiutandosi con il suo lungo becco sottile.
Poi, improvvisamente, apre le ali e… “wow!” un’esplosione di rosso carminio illumina la scena per un attimo.
Il contrasto tra il corpo grigio e le ali vivaci è qualcosa di straordinario, un dettaglio che rende questo uccello davvero unico.
Ogni suo salto da una finestra all’altra è un’occasione per catturare nuove immagini, ma non è facile: si muove veloce, imprevedibile, sempre alla ricerca di nuove prede.

Il Picchio muraiolo non si affida solo alla sua agilità, ma utilizza una tecnica di caccia sorprendente: spaventa le prede agitando le ali per farle uscire dai loro nascondigli.
Questo movimento improvviso sfrutta il contrasto dei suoi colori vivaci, trasformandoli in un’arma efficace.
Mentre si sposta tra finestre e muretti in pietra, ripete questa strategia con precisione, fermandosi di tanto in tanto per controllare l’ambiente.
Si muove senza sosta: vola, si sposta, salta, sbatte le ali, infila il becco in una fessura, costantemente alla ricerca di una preda, con una determinazione instancabile.
Non sempre si riesce a catturare ogni istante con una foto, ma certe emozioni restano impresse nella memoria più di qualsiasi immagine.

Osservando il Picchio muraiolo in volo, capisco perché viene spesso paragonato a una farfalla: il suo stile è irregolare, leggero, quasi danzante.
Non segue traiettorie lineari, ma si muove con scatti rapidi, cambiando direzione all’improvviso.
Quando è fermo, passa quasi inosservato, ma non appena si libra nell’aria diventa uno spettacolo vivente, con il rosso, il nero e il bianco delle ali che creano un effetto ipnotico.
Provo a seguirlo con la fotocamera, ma è una vera sfida: la velocità dei suoi movimenti e lo sfondo complesso rendono difficile mettere a fuoco.

Dopo due ore di inseguimenti, il Picchio muraiolo si ferma un attimo e mi guarda, come se avesse percepito la mia presenza.
Resto immobile, trattenendo il respiro, ma con un battito d’ali si lascia cadere nel vuoto e scompare tra gli alberi.
Provo a seguirlo con l’obiettivo, ma è troppo veloce.
Fotografarlo è una sfida, osservarlo è un privilegio, incontrarlo è un’emozione che non si dimentica facilmente.
Come gestisci la delusione quando una sessione fotografica non va come previsto?

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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2 commenti

  1. Che meraviglia queste foto del picchio muraiolo, grazie! È davvero un’esperienza da lasciare a bocca aperta. Cercheremo anche noi, seguendo i tuoi consigli, di provare a cercarlo e chissà se regalerà anche a noi tante splendide emozioni.

    1. Author

      Luisa e Pietro, sono felicissimo che le foto vi siano piaciute.
      Il picchio muraiolo è davvero una meraviglia da osservare e sono sicuro che, con un po’ di pazienza, vi regalerà emozioni indimenticabili.
      Buona fortuna nella vostra ricerca e …attendo le vostre foto!

      Alvaro

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