Da un paio di settimane, nel giardino condominiale sotto casa, sento cantare ogni giorno il Pettirosso.
È un canto armonioso, fatto di note alte e frasi lunghe che terminano in un tremolio delicato.
Mentre la maggior parte degli uccelli rimane silenziosa, lui canta per riaffermare il suo territorio e mostrare il suo nuovo piumaggio.
Ne parlo in questo nuovo articolo.
Mentre molti uccelli restano silenziosi in autunno, il Pettirosso si distingue con la sua melodia sonante e delicata nello stesso tempo.
Questo canto non serve ad attrarre un compagno, ma a difendere il territorio che gli garantirà cibo per l’inverno.
Maschi e femmine cantano per marcare le aree cruciali per la loro sopravvivenza, specialmente in città dove il cibo è più scarso.
È però difficile vederlo cantare, gli alberi hanno ancora molte foglie sui rami ed entrambi i sessi rimangono nascosti tra la vegetazione per evitare i predatori.
Durante il giorno, il Pettirosso canta a intervalli regolari: per 10 minuti circa ogni ora e il suo canto risuona nei giardini urbani, in netto contrasto con il caos della città.
È un canto flautato, composto da differenti strofe, ma così potente che arriva fino al mio appartamento al sesto piano.
Questo vocalizzo non è solo melodia, ma una dichiarazione di sopravvivenza, poiché lo usa per difende con tenacia il suo spazio vitale.
Spesso, la loro posizione nascosta tra i rami o nel fogliame rende difficile individuarli a occhio nudo, ma ascoltare attentamente il loro canto e osservare con pazienza può aiutare il fotografo a trovare l’angolazione ideale.
Non è insolito sentire i Pettirossi cantare anche nel cuore della notte, un comportamento anomalo per un uccello diurno.
Durante il giorno, il rumore urbano rende difficile per loro comunicare, spingendoli a cantare nelle ore più tranquille della notte.
In alcune zone urbane, la luce artificiale dei lampioni può ingannarli, inducendoli a credere che non sia mai completamente buio.
È affascinante osservare come, anche in un contesto urbano, gli uccelli si affrontino in una battaglia canora per il possesso del territorio.
L’autunno è il momento ideale per riconoscere il suo canto, che in questo periodo domina i giardini e i parchi urbani.
A differenza della primavera, in autunno pochi altri uccelli intonano le loro melodie, lasciando spazio al Pettirosso.
Ascoltando con attenzione, si può distinguere la comunicazione tra diversi individui distanti.
Riconoscere il loro canto diventa un modo per connettersi con la natura, anche nel caos cittadino.
È affascinante osservare come, anche in un contesto urbano, gli uccelli si affrontino in una battaglia canora per il possesso del territorio.
I Pettirossi possono cantare e cercare cibo anche in condizioni di scarsa illuminazione, di solito sono gli ultimi a finire al tramonto e i primi ad alzarsi al mattino.
In un mondo sempre più frenetico, il loro canto ci invita a rallentare e ad apprezzare i piccoli piaceri della vita.
Come mantieni fresca la tua passione per la fotografia naturalistica?
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Caro Alvaro approfitto dello spazio per rinnovare i complimenti per la serata di ieri. In misura maggiore ho apprezzato, al di là delle indispensabili informazioni circa la riconoscibilità degli uccelli attraverso caratteristiche estetiche e morfologiche, quanto racconti circa carattere e abitudini di ciascuna specie. Alla prossima
Caro Gaetano,
ti ringrazio di cuore per i complimenti e per aver partecipato alla serata!
Mi fa davvero piacere sapere che hai apprezzato non solo l’aspetto tecnico, ma anche i racconti sulle abitudini e il carattere degli uccelli, a cui tengo molto.
Sono proprio queste storie a rendere ogni specie così affascinante.
Ci vediamo al prossimo incontro!
Alvaro
Che bello questo articolo, pieno di immagini fantastiche e con un racconto delizioso sul pettirosso! Ti viene voglia di cercare subito un pettirosso e rimanere in silenzio per ascoltare il suo canto. Come manteniamo la nostra passione fotografica? Leggendo gli articoli di Pixel di Natura!
Grazie mille, Luisa e Pietro!
La passione per la fotografia naturalistica cresce proprio attraverso questi piccoli momenti di meraviglia che la natura ci regala.
Continuate a seguire Pixel di Natura!
Alvaro