Fotografare dalla seggiovia o da una funivia, è una tentazione irresistibile, soprattutto quando sei circondato da paesaggi mozzafiato. Ma una volta a casa, scarichi le foto sul PC e… che delusione!
Non sei riuscito a catturare l’emozione del momento; gli scatti sono piatti, privi di originalità.
Ti chiedi: “Perché ho scattato foto così anonime?”….e inizi a riflettere sull’importanza di cercare angolazioni e soggetti più interessanti. Scopri con il nostro articolo come evitare questi errori e trasformare i tuoi scatti in ricordi indimenticabili.
Fotografare una seggiovia in salita spesso produce immagini monotone e noiose, poiché la composizione tende a guidare l’occhio verso il nulla. Gli impianti di risalita, con le loro linee che salgono e scendono, offrono poco interesse visivo. Anche se può sembrare allettante catturare il paesaggio durante la salita, si tratta di un’impresa simile a scattare foto da un’auto in movimento. Fotografare da una seggiovia in viaggio è una sfida: tra il rischio di far cadere la fotocamera e le vibrazioni che compromettono la stabilità, ottenere immagini nitide e ben composte diventa complicato. Se desideri realizzare buone foto del paesaggio, è meglio fermarti a terra e scattare con calma. Ricorda: le migliori immagini richiedono tempo e stabilità, non fretta e precarietà.
Distrarsi mentre si cerca di scattare una foto può far perdere di vista eventuali ostacoli, portando a immagini rovinate da elementi indesiderati. Cavi, piloni e altre strutture della seggiovia possono intralciare la vista, deturpando il paesaggio e compromettendo la composizione. Le seggiovie e le funivie possono oscillare leggermente, causando foto mosse e sfocate. Nelle funivie chiuse evita i riflessi sui vetri, che possono rovinare l’immagine. Non avrai così aloni fastidiosi o doppie esposizioni, che distruggono lo scatto.
Scattare foto da una seggiovia o funivia può essere complicato: si hanno poche possibilità di scegliere l’angolazione giusta, il punto di vista limitato rende difficile ottenere composizioni interessanti.
Aspetta di essere a terra per catturare la vista con più calma e precisione.
Se proprio vuoi scattare delle foto mentre stai salendo in vetta con una seggiovia o funivia, non cercare di includere tutto nella foto, ma concentrati sull’elemento che rende unico il paesaggio e mantieni l’inquadratura pulita. Evita l’orizzonte storto, che può rovinare lo scatto.
Imposta la modalità “burst” e scatta a raffica così, una volta a casa, potrai scegliere l’immagine migliore. Utilizza un obiettivo grandangolare per includere più paesaggio e minimizzare gli ostacoli visivi. Componi con attenzione, posizionando il soggetto principale fuori dal centro del fotogramma per evitare immagini monotone. Non c’è solo il paesaggio, includi elementi inaspettati come l’ombra della seggiovia sul paesaggio o dettagli architettonici delle strutture circostanti, il compagno di viaggio che guarda fuori dalla finestra, ecc. Infine, non esitate a ritoccare le foto in post-produzione per eliminare elementi indesiderati e migliorare l’esposizione.
Ricordate, la sicurezza e il divertimento sono la priorità assoluta durante le vostre avventure in montagna.
Se volete catturare la bellezza dei panorami, considerate di scattare le vostre foto da un luogo più sicuro e stabile, dove potete concentrarvi completamente sulla composizione e la qualità dell’immagine, senza preoccuparvi dei rischi associati.
C’è qualche particolare suggerimento nell’articolo che ti ha ispirato a provare qualcosa di nuovo? Qual è?
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Quello che più ci ha colpito nell’articolo è l’invito a cercare di trovare angolazioni, soggetti, particolari insoliti da fotografare, così da rendere i nostri scatti meno banali e scontati. Grazie!
Grazie mille per il vostro commento!
Avete colto perfettamente il cuore del suggerimento.
Trovare nuove angolazioni e soggetti insoliti è proprio ciò che può far emergere una foto dalla massa di immagini che vediamo quotidianamente in Internet.
Continuare a sperimentare con creatività rende ogni scatto unico e interessante.
Complimenti ancora!
Alvaro