La fotografia naturalistica è una passione che mi porta a vivere esperienze uniche, alcune delle quali toccano profondamente il cuore.
Oggi voglio condividere con voi un episodio che mi ha particolarmente colpito: l’incontro con un pulcino di Folaga abbandonato.
Questa storia mi ha fatto riflettere su quanto la natura possa essere crudele, ma allo stesso tempo mi ha spinto a migliorare come fotografo e come persona.
Spero che leggendo questo articolo possiate non solo trarre ispirazione per le vostre foto, ma anche apprezzare la bellezza e la fragilità della vita selvatica.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Sembra un po’ la storia del brutto anatroccolo, solo che immagino che in questa realtà manchi il lieto fine. La natura è sì crudele, ma giusta, si mette in equilibrio da sé, senza cattiveria, quella ce l’abbiamo solo noi sapiens.
Roberto, apprezzo il tuo punto di vista, aggiunge diversità ai commenti.
Alvaro
wow ora oltre agli stupendi articoli di tecnica e altro pure un articolo strappalacrime…….Alvaro il numero 1.
Si hai ragione la natura selvatica ha leggi molto dure per la sopravvivenza della specie.
Comunque anche in questo articolo stupende immagini
Wow, sento il calore delle tue parole!!
Grazie Marco, il tuo commento ha fatto la differenza!
Alvaro
E’ capitato anche a me di vedere piccoli uccellini da soli, ricordo in particolare un piccolo di cornacchia che continuava a chiamare e solo dopo un’ora è stato rintracciato dalla mamma. È stata un’immagine tenerissima ed io ero così preso a pensare come aiutarlo! La natura è molto coinvolgente e sorprendente.
Grazie Pietro, il tuo racconto personale ha aggiunto una dimensione speciale al mio post.
Alvaro