Sto visitando un museo d’arte e mentre osservo alcuni dipinti contenenti più soggetti, noto che certi personaggi fissano direttamente lo spettatore, mentre altri guardano altrove.
Da questa osservazione, nascono alcune domande: “È meglio che il soggetto guardi la fotocamera o va bene anche se guarda da un’altra parte?
Se l’uccello non guarda, significa che è tranquillo e non mi teme?
Se il protagonista guarda altrove, è preferibile che tenga il muso puntato verso la telecamera e distolga lo sguardo solo con gli occhi?
Far guardare o non guardare in camera è una delle decisioni più importanti che devi prendere quando realizzi un ritratto.

La perfezione è nell’attimo: catturate l’essenza del movimento naturale senza esitare, ogni secondo è prezioso.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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5 commenti

  1. Sempre interessante l’argomentazione e sempre splendide le foto.

  2. Come eseguire uno scatto e’ il dilemma principale di tutti noi.Per me fotografare un uccello inquadrando gli occhi e’ sempre un fattore emozionante,soprattutto se l’animale mi da’ la sensazione che mi stia osservando e studiando i miei movimenti.Stupende foto nell’artico

  3. Altri suggerimenti e spunti di riflessione, c’è sempre così tanto da imparare. Le foto sono proprio bellissime!!

  4. Gli spunti che suscita questo articolo sono di particolare attenzione per chi ricerca i dettagli nella fotografia naturalistica.
    Grazie

  5. E’ proprio vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima poiché riflettono emozioni, paure, intenzioni e quindi la direzione dello sguardo diventa significativa.
    La connessione che si crea in quel preciso momento è esattamente ciò che cerco, mi coinvolge e mi da emozioni.
    Bellissime le foto che lo confermano!

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