Fotografare la natura: Gennaio

Il mutare delle stagioni può essere, allo stesso tempo, l’aspetto più elettrizzante e frustrante della fotografia naturalistica, anche se non c’è mai un mese “brutto” per il fotografo.
La natura fornisce argomenti e soggetti in continua evoluzione e per riuscire a fotografare le tipicità che contraddistinguono ogni mese, è necessario conoscere cosa rende davvero speciale quel determinato periodo dell’anno.
A partire da questo articolo e per i prossimi 12 mesi, fornirò una serie di suggerimenti per fotografare lo scorrere del tempo e delle stagioni.

Gennaio è il mese più freddo dell’anno e la natura affronta il momento più difficile dell’intero ciclo annuale.
Siamo nella morsa dell'inverno, la campagna è spoglia, la fauna selvatica e le piante stanno sopravvivendo duramente.
Le giornate sono corte, ma possono essere nitide e luminose.
Al mattino l'aria è frizzante e pulita, conferendo alla luce una qualità eccezionale.
Gennaio può essere uno dei mesi più crudeli per il fotografo della natura, ma con un po' di pianificazione e accortezza, può essere anche molto gratificante.
In questo periodo dell'anno il Sole è basso e le albe e i tramonti durano molto più a lungo rispetto all'estate.
Non dovrai alzarti presto e avrai così molto più tempo per realizzare quegli scatti con la luce radente e dorata.
Fa freddo, la flora è in stasi vegetativa, molto spesso rivestita da una patina di ghiaccio.
In questo periodo di calma, i grandi alberi mostrano il loro poderoso portamento e le fronde sembrano dita rivolte verso il cielo.
I rami, completamente spogli, offrono meno nascondigli ai pochi uccelli rimasti, lasciando ben visibili i nidi utilizzati solo pochi mesi prima.
Alla fine del mese, nelle radure soleggiate e privi di vento del bosco, sbocciano i primi Bucaneve e le Primule.
Gli uccelli devono raccogliere più cibo possibile durante il giorno in modo da sopravvivere nelle notti fredde.
Il gelo e la mancanza di cibo rendono gli animali più confidenti, è il mese ideale per fotografare gli uccelli alle mangiatoie: Merli, Verdoni, Cinciallegre, Cinciarelle, Pettirosso, Fringuello.
Cercare i Gufi comuni nei "roost" cittadini è più facile.
Nel bosco si sente il tamburellare del Picchio rosso maggiore che cerca gli insetti sotto la corteccia degli alberi.
Al tramonto, nei canneti risuona il tipico verso del Tarabuso.
Centinaia di uccelli acquatici trascorrono questo difficile periodo invernale negli stagni, nelle cave o sui laghi.
E’ facile osservare gruppi più o meno numerosi di Canapiglia, Alzavola, Mestolone, Moriglione, Moretta e Codone.
Molto spesso, fra le anatre notiamo anche lo Svasso maggiore, il Tuffetto e la Folaga.
Per il Germano reale è già tempo di formare la coppia.
Questo è il mese in cui più probabilmente incontreremo la neve per la grande felicità dei fotografi della natura.
La neve può semplificare un paesaggio in modo abbastanza drammatico ed è in grado di sradicare i dettagli, presentando un paesaggio meravigliosamente minimalista.
Per avere immagini con la neve bianca, imposta la fotocamera su Manuale e sovrapporsi di due terzi di stop.
In montagna fa sempre più freddo e gli uccelli scendono a fondovalle cercando cibo nelle radure, nei prati e negli arbusteti.
In pianura, grazie alle migliori condizioni climatiche si possono osservare un buon numero di insettivori quali: Pettirossi, Merli, Luì piccoli, Capinere, Regoli, Scriccioli, Tordi e Storni.
Durante il giorno è facile vedere l'Airone cenerino fermo ai bordi di campi arati e prati appena sfalciati.
Nelle cavità della corteccia si radunano le Coccinelle.
A partire dalla metà di Gennaio, l'Ape regina comincia a deporre le sue uova.
Nei pochi giorni di Sole e se la temperatura è mite, potresti vedere la Vanessa dell'ortica, una farfalla nota per i suoi voli precoci.
Anche in Gennaio, la protagonista incontrastata del cielo invernale è la costellazione di Orione, con le 3 stelle della "cintura" in fila.
La mitologia vuole che rappresenti un grande cacciatore con i suoi due cani: il Cane Maggiore, la costellazione dove risplende Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla la stella Procione.
Conclusioni: una delle cose più sorprendenti di Gennaio è che il paesaggio cambia continuamente.
Quello che vedi oggi potrebbe non essere ciò che sarà domani o anche fra poche ore!
Una nevicata o una gelida nottata possono cambiare completamente la scena.
Non devi viaggiare lontano per trovare nuovi luoghi da fotografare, la stessa posizione può offrire infinite opportunità fotografiche.