La chiesa del diavolo

La Lomellina, terra ricca di natura, tradizioni e cultura.
Un territorio fatto di città d’arte, antichi borghi, cammini per pellegrini, sterminate risaie, tesori d’arte e edifici di culto straordinari.
Un vero paradiso per gli amanti della fotografia.
Fra i tanti centri abitati troviamo Lomello, un antico borgo già noto ed importante in epoca romana.
In età longobarda, il paese assume maggiore importanza perché è collocato sulla rotta che da Pavia, capitale del Regno, portava in Francia.
È infatti nella cattedrale protocristiana che nel novembre dell’anno 590 si celebra il matrimonio tra la regina Teodolinda e Agilulfo, il duca di Torino.

L’obiettivo del mio viaggio fotografico è la basilica di Santa Maria Maggiore, conosciuta come la “Chiesa del Diavolo” per via delle tante anomalie architettoniche che la leggenda asserisce essere di origine “diabolica”.

Siamo alla vigilia delle nozze di Teodolinda ed il diavolo è decisamente arrabbiato perché il matrimonio sarà all'insegna di Cristo visto che la regina è riuscita a convertire al Cristianesimo i Longobardi.
Per vendicarsi, distrugge con una tremenda tempesta la chiesa di Lomello.
Una bufera e mille fulmini si abbattono sulla chiesa già addobbata per le nozze e in poco tempo la riducono ad un mucchio di rovine informi.
Prova sempre ad inserire la storia e la grandezza del monumento, in un solo scatto.
È fondamentale prendere in considerazione l'edificio di per sé, pensando al suo carattere e alla sua dimensione.
Visto il disastro, Teodolinda si mise a pregare Dio, supplicando il miracolo.
Il signore ascoltò la preghiera della sua amata suddita e ordinò al demonio di ricostruire la chiesa e terminarla entro la mattina del giorno dopo, giorno delle nozze.
Ogni chiesa/cattedrale è un soggetto ricco di spunti.
Per non essere sopraffatto dalla quantità, procedi seguendo un ordine di scatti: studia quale angolazione è migliore, scatta una foto che racconti una storia, utilizza angoli, linee e motivi ripetitivi, cerca dettagli e curiosità.
Durante tutta la notte, Lomello fu avvolta da una nebbia fitta e fredda e nessuno fu in grado di vedere cosa stava succedendo.
Pensa a raccontare una storia includendo inquadrature ampie della chiesa e dei giardini, insieme ad alcune immagini ravvicinate.
La foto in sé non è l'intera storia, è semplicemente un frammento scelto per incoraggiare gli spettatori a cercare l'intera narrazione.
I dettagli raccontano la storia.
Alla mattina, al suono dell'Ave Maria, il corteo nuziale si avviò verso la chiesa e mentre la nebbia si diradava la gente vide che al posto delle macerie, sorgeva una nuova chiesa.
Seleziona la Priorità di diaframma e imposta un valore medio (es: f/8).
In genere gli obiettivi lavorano molto bene chiudendoli di "2 - 3 stop" di rispetto al loro massimo valore di apertura.
Mantieni il valore ISO il più basso possibile per avere la migliore qualità e definizione dell'immagine.
La costruzione era monumentale, ma alquanto strana: la facciata era incompleta, le pareti non erano parallele, le prime due campate non avevano il tetto, le navate erano una più corta dell’altra, sulle colonne c'erano capitelli di forme diverse e le arcate avevano dimensioni e geometrie differenti.
Tieni d'occhio la velocità dell'otturatore nel mirino.
Se scatti a mano libera, attiva lo stabilizzatore d'immagine e usa la regola del “reciproco della lunghezza focale”: il tempo di posa deve essere uguale al reciproco della lunghezza focale utilizzata.
Ancor più curioso risultò il fatto che i mattoni sul frontale della chiesa sembravano essere stati posti in fretta e furia.
Alcuni erano orizzontali, altri verticali, poi c'erano quelli a lisca di pesce e come se non bastassero c'erano dei pezzi messi a casaccio, come a tappare dei buchi nel muro.
Scatta in formato RAW, avrai una maggiore flessibilità in post-produzione.
L'obiettivo della fotografia narrativa è lasciare ai tuoi spettatori il desiderio di saperne di più sull'immagine.
Cos'era successo?
Il diavolo aveva lavorato tutta la notte, ma non appena suonarono le campane dell’Angelus Domini era fuggito lasciando il lavoro incompleto.
Decidi la composizione prima di scattare una foto.
Punta la fotocamera, inquadra, inspira, trattieni il respiro, premi il pulsante di scatto in un'unica azione fluida senza esitazione, espira.
Il successo del racconto dipende dalla tua comprensione degli elementi fotografici come luce, colore, contrasto, composizione, equilibrio e messa a fuoco.
La leggenda spiega che per costruire la chiesa, il demonio utilizzò i migliori architetti, ingegneri e muratori che trovò all'inferno.
Senza una guida a capo dei lavori e con l'imposizione di ricostruire la basilica in fretta, ognuno fece a suo modo.
Dio era presente durante la costruzione e vedeva la qualità del lavoro fatto.
Poco prima del suono dell'Ave Maria diede l'ordine di interrompere i lavori, dicendo: "…è giusto che si sappia che il diavolo non sa fare le cose belle e buone …".
Attenzione alle altre persone, automobili e oggetti indesiderati che possono entrare nell'inquadratura.
Però a stupire le persone presenti, non fu solo la chiesa.
A fianco di essa, trovarono un nuovo battistero, regalo di nozze del Diavolo.
Quando le persone guardano le immagini della chiesa, cercano l'autenticità.
Non utilizzare nulla che sia troppo in posa o falso.
Pensa più come un fotoreporter, cattura solo i momenti reali.
Conclusioni: fotografare in un ambiente urbano è più stancante di quanto credi.
A volte, gli scatti che più mi piacciono sono quelli che mi sono letteralmente "venuti", che non avevo programmato di realizzare.
Spesso sono capitati dopo aver gironzolato a lungo nelle vie meno frequentate di una città.
Se sei esausto, il tuo stato d'animo può effettivamente ostacolare la tua creatività.
In queste occasioni, siediti e prendi tempo, sarai sorpreso di come la tua ispirazione si ricaricherà.