In genere, fotografiamo un paesaggio perché siamo attratti dalle ampie vedute, dalle vaste distese e dalla infinita e selvaggia bellezza della natura.
Con questo articolo, voglio mostrare che anche le immagini di scenari ridotti, possono avere un grande impatto.
Un panorama condensato in pochi elementi può creare storie fotografiche straordinarie.
- Davanti ad un panorama, capita a tutti di essere attratti da un dettaglio: un particolare colore della vegetazione, un gioco di luci, linee e trame insolite del terreno o solo una curiosa forma di una roccia.
Un “paesaggio ristretto” è semplicemente quella piccola parte della scena che ha catturato la tua attenzione, che viene estratta dall’immagine complessiva e valorizzata con scatti dedicati. - In pratica: dimenticati della vastità del paesaggio e dedicati a qualcosa di più piccolo, di più intimo.
Potrebbe essere una piccola composizione che si concentra su forme, linee, colori, trame, motivi o un animale, un fiore, un oggetto realizzato dall’uomo, ecc.
Generalmente questi elementi non balzano subito all’occhio, ma devi guardarti attorno per scoprirli. - Non accontentarti di scattare solo al panorama nella sua totalità, ma guarda in alto, cerca in basso, esplora dietro di te.
Trova soggetti e oggetti che diano allo spettatore più informazioni sul luogo o sulla sua storia.
Dovrai cercare le “piccole scene” e che avresti trascurato concentrandoti solo sulla creazione di una foto paesaggistica. - Ad esempio: un’immagine di panorama ben fatta, ha un punto focale che attira lo sguardo dello spettatore.
Dopo aver scattato la foto classica della veduta (è un must che anche tu devi avere nel tuo portfolio), dedicati al “punto focale” e rendilo il protagonista della tua composizione intima. - Davanti a un panorama, inizia prendendo una foto grandangolare della vista (e questa è fatta!), poi comincia a fare delle scelte.
Pensa al paesaggio ristretto come quell’area che si estende dai tuoi piedi fino all’orizzonte e non va oltre.
Infatti, nella stragrande maggioranza delle volte, il cielo è escluso.
Non devi decidere quale sia l’elemento migliore della scena, devi solo partire dal punto che ha attirato la tua attenzione.
Non limitarti a usare le impostazioni proposte dalla fotocamera, ma cambiale se desideri una profondità di campo ridotta o vuoi a fuoco tutto il fotogramma. - Prova a giocare con le dimensioni dei soggetti inquadrati.
Spesso in una foto di paesaggio ristretto non c’è nessun punto di riferimento con cui lo spettatore può misurare le dimensioni o le distanze.
La mancanza di una figura umana, di un albero o di qualcosa con una dimensione riconoscibile può rendere la foto più intrigante. - Fotografare paesaggi intimi richiede pazienza.
Devi darti il tempo di apprezzare una scena in tutti i dettagli.
Se sei di fretta, fallirai.
Analizza semplicemente le cose che ti circondano: cosa attira la tua attenzione?
...che atmosfera senti?
...cosa ti ha incuriosito?
...ti piace quell’oggetto? - Considera le trame, i motivi, le forme e le linee intorno a te.
Scegli un’area, un oggetto, una veduta, un dettaglio.
Saranno loro i protagonisti della tua foto di paesaggio intimo.
Qualunque sia l’obiettivo con cui fotografi, muoviti per avvicinarti al tuo soggetto e fai in modo d'isolarlo dal contesto.
Non deve per forza essere un oggetto minuscolo di pochi centimetri quadrati, un teleobiettivo può isolare una sezione di paesaggio molto più vasta. - Scoprirai che una piccola selezione di un oggetto grande diventa un soggetto misterioso quando viene individuata.
Ad esempio: la prossima volta che ti trovi davanti a una cascata, cambia obiettivo: togli il grandangolare e monta un tele.
Esegui lo zoom su una piccola parte della rapida e sarai ricompensato da un’immagine interessante e insolita. - Una volta trovata l’inquadratura, crea una composizione che contenga un design grafico interessante: linee, trame, motivi, colori e forme (oggetti antichi, manufatti in pietra, case e baite, ecc.).
Ognuno di questi elementi aggiunge interesse e aiuta a guidare l’occhio all’interno del fotogramma.
Perché non provare a usarli come protagonisti in una foto di paesaggio circoscritto? - Il lato positivo è che quando trovi un bel soggetto, puoi davvero farlo tuo.
È probabile che nessun altro abbia visto quel particolare aspetto della natura, quindi ciò che scegli d'includere e il modo in cui gli oggetti sono disposti nel fotogramma, diventano una creazione molto personale.
Pensa a quanti fotografi di paesaggi si recano negli stessi luoghi e tornano più o meno con la stessa immagine.
Naturalmente, non c’è niente di sbagliato in questo, ma lavorando su una scala più piccola, potresti portare a casa un’immagine che nessuno ha mai visto prima. - Conclusione: la foto di paesaggio ristretto ha lo scopo di rivelare un angolo di natura che altrimenti sarebbe passato inosservato: rocce, foglie, alberi o qualsiasi elemento che presenta linee, colori, motivi e luce insolita.
La cosa migliore di questo tipo di fotografia è che può essere fatto ovunque, in qualsiasi stagione, in qualsiasi clima, in qualsiasi condizione.
Non importa dove ti trovi, ci sarà sempre una piccola parte del paesaggio che contiene un elemento chiave che racconta la storia del luogo.
Non fotografare sempre il cielo: quando escluderlo dalla composizione.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
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Mi piace molto il rinnovamento ….
Non che quello prima non fosse da meno ,però adesso è più veloce
Consigli e foto…. Ottimo
Ciao
Ugo
Grazie Ugo, sono molto contento del tuo giudizio positivo.
La velocità del messaggio è stata l’idea che mi ha spinto al cambiamento.
Se ci sono riuscito, sono felice!
Ti invito fin da ora ad esprimere sempre il tuo parere e suggerimenti, per me molto importanti.
Stiamo in contatto!
Alvaro