L’Oltrepò pavese è un vero e proprio scrigno di biodiversità.
I prati incolti in quota, i fitti boschi di Roverella e un mosaico di ambienti molto diversificato, forniscono l’habitat ideale per numerose specie animali e vegetali di grande valore.

Questo territorio è considerato una delle zone più ricche di farfalle in Italia, è possibile osservare oltre 50 specie di lepidotteri!
L’Oltrepò è una zona poco frequentata dal grande pubblico, ma ha grandissime potenzialità per il fotografo della natura.

La mia destinazione è un piccolo altopiano situato tra la valle Staffora e la val Curone, in cui sono presenti: un agriturismo, un osservatorio astronomico con planetario ed un sentiero delle farfalle.
Sono diretto a Ca’ del Monte, 700mt d’altezza e tutt’intorno vallate e verdi colline.

Finito il ciclo riproduttivo, all’inizio dell’autunno la maggior parte delle farfalle “adulte” muoiono.
Settembre è il mese che offre le ultime possibilità di avvistamento e fotografia di questi insetti.

Ho scelto Ca’ del Monte perchè è famosa per la presenza di una grande quantità di farfalle.


Una volta arrivato, ho parcheggiato l’auto nello spiazzo antistate l’agriturismo e mi sono diretto verso l’Osservatorio astronomico.
Dopo circa 50mt, sulla sinistra ho trovato una prima bacheca con le informazioni sulle specie presenti e sulla morfologia del posto.
Una cartina mostra come si snoda il “sentiero delle farfalle”, decido di seguirlo.
A prima vista, il percorso dentro il bosco è il meno utile per le foto, è stretto, non curato e con rami che invadono il tracciato e … nessuna farfalla.

Molto meglio le piccole radure erbose che si trovano più avanti (circa 5-600 mt), è in questi prati incolti, ma ricchi di fiori che ho potuto fotografare 5 differenti famiglie di farfalle:

Papilionidi
Sono scuramente le farfalle più belle sia per le grandi dimensioni, che per i vivaci colori.
Hanno tre paia di zampe che camminano sul fiore alla ricerca di nettare.

Pieridi
È una famiglia di farfalle molto diffusa e numericamente abbondante a Ca’ del Monte.
Sono facilmente identificabili anche da lontano perché sono bianche, spesso con macchie nere.
Amano il sole e non le ho mai trovate nei fitti boschetti.
Sono sempre in movimento perché i maschi pattugliano il proprio territorio alla ricerca della compagna ricettiva.

Licenidi
È una farfalla di piccole dimensioni, molto comune nei prati dell’altipiano e ben visibili grazie al colore azzurro dell’interno delle ali.

Ninfalidi
Sono farfalle di dimensioni medio-grandi, instancabili volatori.
Ad ali aperte è possibile vedere i colori vivaci, al contrario quando le chiudono, alcune specie assomigliano notevolmente a foglie morte.
Un effetto criptico che aiuta gli individui a mimetizzarsi con l’ambiente circostante.

Esperiidi
Famiglia di farfalle caratterizzata da piccole dimensioni, di colore arancione e marrone.
Le loro ali sono generalmente piccole in proporzione al corpo.
Quando sono a riposo, le tengono inclinate verso l’alto o aperte, ma mai verticalmente.
Hanno grandi occhi, antenne corte (spesso con mazze uncinate) e corpi robusti.
Il loro volo è molto rapido

Sembra facile fare macro a questi soggetti:  sono attratti dai fiori, vado dove ci sono i fiori, punto la fotocamera e fotografo.
Scoprirai ben presto che non è così semplice come sembra.
Le farfalle passano da una fioritura all’altra e si fermano solo per un brevissimo istante in modo che le loro zampe tocchino il fiore.
Se sbagli l’avvicinamento, volano via molto rapidamente.
Alcune non si fermano nemmeno, si mantengono in equilibrio facendo vibrare rapidamente le ali.
Se non trovano il nettare, riprendono subito il volo.
Sono fantastiche da guardare, ma difficili da fotografare.

E’ di primaria importanza non intimidire il soggetto quando lo si inquadra e l’obiettivo Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM mi permette di scattare foto tenendomi ad una certa distanza.

In questa escursione fotografica ho anche voluto testare un nuovo diffusore portatile, morbido e pieghevole (vedi foto sopra).
È uno strumento molto leggero, che si monta direttamente sul flash esterno ed ha la funzione di diffondere in modo uniforme il lampo.
L’intento è ridurre le ombre dure e dare un tocco morbido alla luce che illumina il soggetto principale.

Normalmente utilizzo un riflettore portatile, montato sul flash (vedi foto sopra).
È uno strumento poco ingombrante che sembra non infastidire più di tanto le farfalle.
Da una prima impressione il nuovo aggiuntivo sembra provocare qualche problema alle specie più timide.
La luce viene diffusa in modo ottimale, ma è più difficile da gestire se il soggetto è all’interno di un cespuglio o contornato da rami e fronde.
È da testare ancora in futuro, in differenti occasioni e situazioni sul campo prima di promuoverlo o bocciarlo.

Conclusioni
L’Oltrepò Pavese è l’habitat ideale per le farfalle ed un’ottima palestra per chi vuole praticare macrofotografia a questi insetti.
Questo territorio, è la meta ideale per chi ama la natura intatta e selvaggia.
Oltre ai bellissimi scorsi naturalistici, l’Oltrepò è ricco di piatti della tradizione che affondano le radici nella storia.
Vale la penna farci un giro!

Scegli con cura i soggetti per una macro fotografica d’impatto.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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