Molto presente in Italia, il Cormorano è un uccello che raramente vedo fotografato sui social.
Tuttavia, le possibilità creative e l’estetica unica di questo grande predatore lo rendono, per me, un eccellente soggetto.
Il Cormorano è alto fino a 1 metro e pesa tra i 2 e i 4 chili.
Visto da lontano appare nero, ma un esame più attento rivela un piumaggio composto da grandi penne scure con riflessi bluastri e / o verdastri, particolarmente estetiche quando il sole le illumina lateralmente.
Durante il periodo riproduttivo appare un’area bianca nella parte superiore di ciascuna coscia.
Il becco è forte e uncinato, beige chiaro o bianco, con una grande macchia gialla / arancione all’angolo delle labbra.
Il collo è lungo, le zampe palmate, maschio e femmina sono simili.
È una specie gregaria, nidifica in colonie, si raduna in stormi e spesso caccia in gruppi
Fondamentalmente è un uccello marino, ma si è adattato molto facilmente all’acqua dolce ed è presente in tutto il nostro territorio.
E facilmente osservabile in vicinanza dell’acqua, come sui laghi, bacini artificiali, grandi fiumi.
A volte lo trovi anche in città, nei parchi pubblici o lungo i corsi d’acqua che attraversano i centri abitati
In genere evita le acque profonde e si allontana raramente dalle rive.
Un tempo cacciato a causa del danno causato agli allevamenti ittici, la specie ha sviluppato un timore innato per l’uomo.
Quindi non sperare di avvicinarti a un Cormorano semplicemente camminando sul bordo di uno stagno.
L’approccio dovrà invece essere discreto e molto lento, fatto di soste e confidando nel vestito mimetico che ti confonde con la vegetazione.
Per fotografarlo da vicino, dovrai approfittare delle numerose immersioni che l’uccello fa per cacciare.
La tecnica è la seguente:
• Avvistato il Cormorano che pesca, chinati e mimetizzati dietro la vegetazione, un albero o un manufatto.
Studia il comportamento, verifica se è allarmato dalla tua presenza, prendi tutto il tempo necessario a farlo tranquillizzare.
• Una volta che l’uccello si è tuffato sott’acqua, alzati e spostati verso il bordo dell’acqua.
• Cerca di prevedere in anticipo quando emergerà, in modo da farti trovare immobile e chinato.
(Per non spaventarlo, devi “rompere” la classica figura dell’uomo in piedi).
Tieni presente che un Cormorano rimane sott’acqua in media dai 20 ai 30 secondi, il che ti dà molto tempo per avvicinarti di parecchi metri ogni volta.
• Ripetere questa operazione ad ogni immersione, fino a che non sei arrivato abbastanza vicino.
• Fai attenzione, il Cormorano è in grado di coprire diverse decine di metri sottacqua in una singola immersione.
È quindi importante avere una panoramica del bacino in modo da spaziare con lo sguardo un’area maggiore: difficilmente emergerà nello stesso luogo in cui si è immerso.
• Se non lo vedi, rimani comunque nascosto.
È molto probabile che l’uccello sia riemerso molto più lontano del suo punto di partenza.
Se ti alzi e ti fai vedere, lo spaventi e causerai la sua inevitabile fuga.
Esiste anche un’altra possibilità per fotografarlo: quando è posato.
Per consentire immersioni subacquee in profondità alla ricerca di pesci, il Cormorano ha il piumaggio che non è idrorepellente, ma “bagnabile”.
Pertanto, è molto facile osservare l’uccello posato su un paletto, con le ali spalancate in modo che il vento e il sole asciughino le piume bagnate.
In questi casi, l’avvicinamento sopra descritto dovrà essere ancora più lento, cercando il più possibile di nasconderti alla sua vista.
In generale, il Cormorano è un uccello piuttosto timoroso che volerà via al minimo movimento sospetto.
È pertanto indispensabile utilizzare un teleobiettivo dalla lunghezza focale minima di 400mm.
In città, potrebbe essere possibile avvicinarsi un po’ di più perché gli uccelli sono abituati alla presenza dell’uomo.
A Milano, città in cui vivo, è possibile avvicinarsi ai Cormorani che vivono sui Navigli, in Darsena o nei parchi con acqua (es. Parco delle Cave, Idroscalo, ecc.
Rimane comunque un animale sospettoso e diffidente, complicato da fotografarlo senza l’attrezzatura giusta.
Il Cormorano si presta molto bene a tre differenti tipi di fotografie:
Foto ambientata
È di gran lunga il genere preferito dalla maggior parte dei fotografi, perché non è necessario avvicinarsi più di tanto agli uccelli.
Le atmosfere nebbiose delle mattine invernali sui laghi sono il luogo ideale, l’animale rimane fermo a lungo permettendoti di inquadralo come vuoi tu.
Anche con un teleobiettivo “corto (es. 300mm), il risultato sarà comunque positivo.
Fotografia d’azione
Il Cormorano è un uccello che ha comportamenti unici e particolarmente fotografici.
Divertiti a fotografarlo mentre emerge dall’acqua tutto bagnato con il pesce appena catturato oppure mentre alza la testa e spalanca il becco per cantare.
Inoltre, non esitare a fotografare i decolli e gli atterraggi sull’acqua, sono spesso potenti e causano molti schizzi in superficie.
Per bloccare l’azione, non dimenticare di utilizzare una velocità dell’otturatore molto elevata (> 1/1600″).
Il ritratto
Il primo piano, è probabilmente l’immagine più difficili da realizzare, poiché è un animale che ha paura dell’uomo.
Tuttavia, il gioco vale la candela, perché questo uccello ha dettagli molto interessanti da fotografare, a partire dai suoi occhi di un bellissimo verde smeraldo e dalle sue piume con riflessi metallici.
Anche il giallo brillante alla base del becco offre interessanti spunti fotografici.
Conclusioni
Spero che l’articolo ti abbia stimolato a fotografare il Cormorano, un uccello non amato da tutti, ma dalle magnifiche opportunità fotografiche.
Come sempre, quando parliamo di animali selvatici ti ricordo che il loro benessere vale più di mille foto.
Pertanto, rispettali e cerca di avere il minor impatto possibile su di essi.
Ricorda che la caccia fotografica è già un’attività egoistica, quindi proteggi gli animali, perché non possono farlo da soli.
Con i consigli di Pixel di Natura impari a conoscere il “momento decisivo” nella caccia fotografica.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
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