La composizione fotografica è l’insieme delle decisioni prese dal fotografo al momento dello scatto relative a dove disporre, all’interno del fotogramma, i vari elementi presenti sulla scena.
Una buona composizione può aiutare a realizzare un capolavoro anche con oggetti e soggetti noiosi.
Di contro, una cattiva composizione può rovinare completamente una fotografia, nonostante la presenza di un soggetto interessante e di un ambiente fantastico.
Per scattare fotografie più avvincenti è utile seguire alcune regole di composizione che permettono di enfatizzare certe parti della foto e creano una sensazione di equilibrio all’intera immagine.
Alla base di tutto resta il fatto che la fotografia è sempre e solo una questione di creatività personale, di ispirazione individuale e rappresentazione del punto di vista dell’autore.
E’ ovvio che questa libertà di realizzazione non si combina bene con una procedura rigorosa fatta di norme e schemi.
Sorge spontanea una domanda: la fantasia, lascia spazio alle regole?
In realtà, le regole di composizione non sono dettami rigidi e obbligatori, ma semplici linee guida e con l’esperienza imparerai che non ci sono norme tassative quando si tratta di come comporre un’inquadratura.
Se guardi le foto più famose della storia, rimarrai scioccato nel vedere quante poche di loro seguono la “regola dei terzi” o sono state scattate durante la “golden hour” o ancora, il fotografo ha utilizzato l’obiettivo “giusto”.
Quindi, infrangere le regole, si può!
Anzi, in alcuni casi, si deve!

Di seguito troverai alcuni esempi di regole di composizione trasgredite e come e perché possono essere infrante.

– “Non mettere il soggetto al centro del fotogramma”
Un soggetto al centro del fotogramma attira l’attenzione del pubblico, soprattutto se guarda direttamente lo spettatore.
Se il soggetto è piccolo, è meglio posizionarlo al centro del fotogramma, aiuta a sottolineare la sua importanza e fa capire allo spettatore dove si trova l’obiettivo principale della foto.

– “Non scattare foto quando c’è brutto tempo”
Non sempre un meteo nuvoloso è brutto, a volte può essere incredibilmente fotogenico.
Con il brutto tempo, puoi realizzare foto drammatiche, ricche di suggestione.

– “Le tue foto dovrebbero avere un soggetto chiaro e identificabile”
Più è piccolo è il soggetto, più drammatica sarà la foto.
L’elemento dovrebbe essere grande quanto basta da essere percepibile e catturare l’attenzione degli spettatori, ma non così prominente da distrarre dal paesaggio.

– “Il soggetto dovrebbe riempire il fotogramma”
A volte ciò che sta attorno al soggetto principale rafforza lo scatto, contestualizza la foto, fa capire in quale ambiente è stata realizzata l’immagine.
In questi casi riempire il fotogramma con il soggetto è un’opportunità sprecata.

– “Orizzonti dritti”
In alcuni casi, un orizzonte inclinato può effettivamente rappresentare un valore aggiunto all’immagine.
In generale, può essere utilizzato per aggiungere drammaticità, azione, senso di movimento o direzione.
Ma deve essere fatto con uno scopo, senza il quale uno sfondo inclinato è solo incuria nella composizione.

– “Non scattare foto quando la luce è scarsa”
Una fotografia realizzata con poca luce riesce a trasmettere un’atmosfera molto più coinvolgente.
Una tonalità bassa esprime solitamente drammaticità e mistero e per certe composizioni è la soluzione ideale.

Conclusioni
Non seguire le regole di composizione solo perché qualcuno te lo ha detto.
Non esiste un modo perfetto, schematico, per comporre una foto.
Cerca invece di capire come influenzare l’atmosfera di una foto.
Si tratta di sperimentare costantemente allo scopo di trovare il tuo stile, unico, che ti distingue dalla massa dei fotografi.

Non temete di spingere i vostri limiti creativi; l’uso audace della composizione può trasformare una buona foto in un’opera d’arte.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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