Estate, tempo di viaggi e di visite ai musei, luoghi meravigliosi da fotografare.
Le foto di quadri o di opere d’arte possono essere incredibilmente difficili da realizzare a causa della folla e delle condizioni di scarsa illuminazione.
Di seguito troverai alcuni suggerimenti per migliorare le tue fotografie di questi luoghi straordinari.

Strumentazione
Una reflex digitale con un obiettivo di lunghezza focale 80mm-100mm, è la soluzione ideale per fotografare le opere d’arte di medie dimensioni.
Anche le fotocamere compatte di fascia alta sono molto valide.
Lo smartphone di ultima generazione può eseguire un ottimo lavoro, se non sono richiesti file di grandi dimensioni.
Le lenti fisse sono più nitide rispetto allo zoom in genere, ma le tecniche di ripresa e le tante impostazioni delle attuali fotocamere, possono avere una grande influenza sul risultato finale.
Nei musei, sono vietati i flash e i cavalletti/monopiedi.
Scattando in RAW è necessario avere un programma di elaborazione delle foto (es. Photoshop o Lightroom)
Molto spesso, in post-produzione, dovrai modificare le immagini per ritagliare, rimuovere la distorsione, ritoccare, correggere il colore.

Impostazioni di scatto
Per ottenere risultati ottimali, selezionare l’ISO più basso possibile (parti da ISO400 e poi sali in funzione della scarsa luminosità).
Valori di ISO più alti sono ottimi per le riprese in condizioni di scarsa illuminazione, ma daranno grana evidente e rumore digitale.
Foto con ISO oltre 1600 non sono adatte per la riproduzione di opere d’arte, ma vanno benissimo per noi turisti!
Scatta in RAW, otterrai la migliore nitidezza e gamma tonale.
Un file RAW non è compresso, offre un maggiore controllo sulla regolazione del colore, dei livelli di luminosità, del contrasto, della tonalità e conserva più dettagli del soggetto (es: le pennellate sottili in un dipinto).
Usa Adobe RGB come spazio colore di lavoro (è in grado di riprodurre più colori).
Non utilizzare l’impostazione automatica, ma imposta la priorità di diaframma e scegli il valore f/4 (l’ideale sarebbe f/8, se le condizioni di luce te lo permettono).
Dopo aver preparato la fotocamera coi parametri indicati, scatta una foto dell’opera d’arte e controlla che l’esposizione sia corretta.
Aumenta o diminuisci l’ISO e/o il diaframma se l’immagine è troppo scura o mossa (il problema del mosso è minimizzato con l’uso di obiettivi stabilizzati).
Ingrandisci la foto al 100% sul display della fotocamera e controlla la messa a fuoco al centro e in tutti e quattro gli angoli.
Se noti problemi, rifai la foto con le dovute correzioni.

Che vuoi trasmettere?
Pensa in modo creativo: non fotografare semplicemente i dipinti o le sculture.
Non cercare di fotografare tutto, ma pensa a cosa vuoi trasmettere allo spettatore.
Vuoi mostrare la vastità dell’ambiente?
Vuoi documentare un singolo pezzo?
Ogni museo è diverso e pensare agli attributi chiave può aiutare la tua narrativa fotografica.
Evita il tutto, pensa a due o tre scatti chiave che mostrano la sede e le sue opere più importanti.
Perché non documenti le interazioni che si creano tra i capolavori esposti ed i turisti?
In questo modo, non farai si foto ricordo.

L’edificio è bello
A volte gli edifici dei musei possono essere interessanti opere d’arte a loro volta.
È facile dimenticare che spesso sono ospitati in alcuni degli edifici più belli del mondo, come ad esempio il Louvre di Parigi, il Natural History Museum di Londra o il Guggenheim di New York.
Prima di entrare, studia il design dell’edificio.
Trova una prospettiva interessante e prova a catturare la personalità della struttura.
Ciò potrebbe comportare l’abbassarsi a terra o fotografare dall’altra parte della strada.
Se fai qualche ricerca sull’edificio potresti scoprire che ci sono elementi specifici di importanza culturale o storica.
Questi piccoli dettagli vengono spesso ignorati dalle persone che cercano di dirigersi verso le esposizioni principali.

Avvicinati al vetro
Molti oggetti sono rinchiusi in teche, espositori con il vetro.
Stai attento ai riflessi provenienti dall’esterno, perchè impediscono di vedere bene il contenuto.
Per eliminare il problema, metti il paraluce sull’obiettivo ed avvicinati alla bacheca di vetro fino ad appoggiarti allo stesso (se puoi, ma prima puliscilo dalle ditate).
Questa operazione assicurerà la mancanza di riflessi nell’immagine.
Un paraluce in gomma è ottimo per queste situazioni in quanto può appoggiarsi saldamente sul vetro e non scivolare.
Se non riesci ad essere così vicino da toccare il vetro, cambia il tuo punto di vista.
Più è acuto l’angolo dal quale scatti la foto, minore è la possibilità di avere il riflesso.
Controlla sempre che nello scatto non ci siano altre luci, artefatti e persone riflettesse sul vetro.
Se è un quadro, avvicinati il più possibile lasciando solo una piccola quantità di spazio attorno ai bordi della tua opera d’arte, potrai ritagliarlo più tardi in post-produzione.
Avvicinati al dipinto per uno scatto dei dettagli piuttosto che ingrandire e ritagliare la foto in post-produzione.
Avrai una nitidezza migliore.
Se è possibile avvicinarti fisicamente per via della folla, fallo virtualmente: utilizza l’obiettivo con la lunghezza focale più lunga che hai.
Il risultato non sarà il massimo, ma avrai comunque la foto desiderata.

Non c’è abbastanza luce?
Nei musei, per creare un ambiente suggestivo, alcune stanze sono oscurate.
Tieni presente che il più delle volte è vietato l’uso del flash e del cavalletto.
Pertanto, avrai la fotocamera in mano e ciò significa che non potrai utilizzare l’opzione “velocità dell’otturatore più lenta”.
La scarsa illuminazione ti obbligherà pertanto ad innalzare il valore degli ISO ed utilizzare un diaframma dall’apertura più ampia possibile.
L’uso di un diaframma aperto garantirà la messa a fuoco del solo soggetto e non di tutto il resto.
Sarà l’oscurità della scena e la stabilità di una fotocamera a determinare il giusto incremento di sensibilità ISO.
Disattiva il flash e tieni le braccia attaccate a tronco per aiutare a stabilizzare la fotocamera dai movimenti
Meglio ancora: per non avere foto mosse, prova a scattare con la fotocamera appoggiata a qualcosa (es. tavolo o panca).
Fai solo attenzione a non alzare troppo gli ISO, potresti avere una qualità dell’immagine non ottimale.
Conoscere i limiti della propria strumentazione aiuta e previene le delusioni.
Testa la fotocamera prima di trovarti in quella situazione.
A casa, realizza un set in cui abbassi le luci e fotografi un oggetto con diverse impostazioni ISO.
Poi esamina i risultati al computer e scoprirai i limiti della tua macchina fotografica.

Sii creativo
Chiunque può trovare su Google l’immagine della Gioconda.
Crea qualcosa che sia tutto tuo.
Trova un modo per mostrare ciò che le persone hanno già visto migliaia di volte.
Renderlo diverso!
Può essere una visione o una prospettiva insolita, l’importante è trovare nuovi modi originali di mostrare l’ovvio.
È probabile che avrai a che fare con luci molto specifiche e fonti di illuminazione potenzialmente miste.
Prenditi un momento per valutare la direzione della luce sul soggetto scelto in modo da determinare dove è meglio stare.

Ricerca e pazienza
Uno dei problemi principali quando si fotografa nei musei è: “come evitare la folla”.
Il primo modo è andare nei giorni in cui è meno probabile che ci sia molta gente.
Ad esempio, i musei saranno più affollati durante le vacanze scolastiche e nei fine settimana.
Ma anche nell’arco della stessa giornata ci sono momenti di tranquillità, ad esempio subito all’apertura o verso la chiusura, tra le 12:00 e le 13:30 per via della pausa pranzo, ecc.
Se non è possibile cambiare giorno e ora, mettiti tranquillo ed aspetta.
Anche nei luoghi più affollati c’è sempre un vuoto nel flusso del traffico.
In questi momenti potrai catturare lo scatto desiderato.
In genere il personale del museo fornisce queste informazioni.

Conclusioni
I musei sono alcuni dei luoghi più importanti di ogni destinazione e, come tali, dovrebbero essere inclusi nella lista delle “cose” da fotografare durante un viaggio.
Catturare ottime foto degli oggetti esposti non è così facile.
Ci vuole il giusto approccio e un po’ di creatività e potrai realizzare immagini uniche.
Controlla sempre prima se è permesso fotografare all’interno del museo.
Se non riesci a trovare queste informazioni sul loro sito Web, chiedi all’ingresso.
Rispetta le regole e goditi la mostra!
Quest’ultimo è un consiglio molto utile, perché se ci pensi passi così tanto tempo a concentrarti sulle foto, che dimentichi ciò che stai guardando.

Aumentare gli ISO è una soluzione, ma saper giocare con la luce naturale è l’arte che distingue un vero fotografo naturalista.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

Per consigli pratici su come migliorare le tue foto naturalistiche, segui la nostra pagina gruppo Facebook.

Se ti è piaciuto l'articolo, condividilo su:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *