La stagione riproduttiva è un momento di grandi opportunità per il fotografo della natura.
Sapere quando una specie inizia il corteggiamento può aiutare a realizzare splendide foto di vita animale.
Gli uccelli non si accoppiano per piacere, ma solo per procreare e molti uccelli maschi sono sterili al di fuori della stagione riproduttiva.
Il periodo esatto dell’accoppiamento varia in funzione della specie, ma la primavera è per la maggior parte degli uccelli la tipica stagione degli amori, con la conquista del parter e la difesa del territorio.
Tuttavia, se il periodo di nidificazione può durare alcune settimane, l’effettiva fase di accoppiamento dura solo 7-10 giorni.
Le difficoltà aumentano quando parliamo del vero e proprio congiungimento sessuale, che può essere di pochi secondi.
Nella caccia fotografica, le immagini migliori sono quelle in cui si riesce a immortalare il momento, l’istante cruciale dell’azione.
Con l’accoppiamento di breve durata, non avrai tempo per capire cosa sta succedendo, …per inquadrare con cura la scena, … per rispettare le regole di composizione, …per impostare la fotocamera e scegliere la priorità ideale.
E’ pertanto importante che tu sia sempre pronto allo scatto.
Una specie che si presta molto bene ad essere fotografata nella fase dell’accoppiamento è il Cavaliere d’Italia.
Il comportamento copulatorio comprende una successione di movimenti stereotipati prima e dopo l’atto.
L’intera sequenza è relativamente facile da osservare perché si verifica in acque poco profonde, spesso con poca o bassa vegetazione intorno.
Il set fotografico ideale è la risaia, ma si fotografa bene anche nelle paludi di alcune conosciute oasi del Nord Italia.
Inoltre, l’atto è ripetuto più volte nell’arco della giornata: da 4 a 6 volte.

1) E’ la femmina che seleziona il maschio.
L’invito all’accoppiamento parte infatti da lei che assume una postura di sollecitazione all’atto.La posa è inconfondibile: la testa è abbassata, il collo e quasi orizzontale a terreno, il corpo è immobile.
Il maschio si sposta da un lato all’altro in semicerchio dietro di lei.
Questo movimento viene ripetuto più volte e mentre gira intorno alla femmina, inizia a spuzzare l’acqua con il becco.
I movimenti si ripetono veloci, aumentando mano mano di intensità.

2) Ad un certo punto il maschio si ferma e sale sul dorso della femmina.
Spesso l’equilibrio è incerto e il maschio deve trovare la stabilità.
La cosa non è immediata e a volte il partner non riesce e cade.

3) Nella fase successiva, il maschio si abbassa dolcemente, quasi sdraiandosi sul dorso della femmina.

E’ il vero e proprio momento dell’accoppiamento.
L’atto dura pochi secondi (8″-10″).

4) E’ finito, il maschio scende.
I due uccelli incrociano i loro becchi per pochi secondi mentre il maschio pone un’ala sulla schiena della femmina ed insieme camminano in avanti.

5) Finito il “momento magico”, maschio e femmina tornano alla loro quotidianità.

Nota
E’ importante dire che l’intero atto dura meno di 1 minuto.
Queste “foto d’azione” richiedono familiarità con i comportamenti della specie.
Se non hai la conoscenza delle abitudini del Cavaliere d’Italia, perderai sicuramente il momento.

Conclusioni
Il cavaliere d’Italia arriva alle nostre latitudini (nord Italia) all’inizio di aprile.
E’ una specie facile da osservare e agevolmente riconoscibile quando cammina nell’acqua bassa di una risaia o di una palude.
Il fatto che sia piuttosto confidente nei confronti dell’uomo, lo vede protagonista di molte foto naturalistiche.
La prossima vola che sei in “caccia fotografica”, non perdere l’occasione di documentare il corteggiamento e l’accoppiamento del Cavaliere d’Italia.
Due momenti interessanti e molto belli.

Caccia fotografica: pazienza e pratica per scatti eccezionali.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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