Seconda e ultima parte del post “Caccia fotografica – Consigli”
Il primo articolo lo trovi qui
Fare dello storytelling nella fotografia naturalistica non significa necessariamente raccontare una storia.
Narrare scattando foto è un modo per esprimere le sensazioni provate in un particolare momento della giornata, l’umore che suscita un determinato panorama, il luogo ed il comportamento di un uccello selvatico.
Se la tua immagine funziona, gli spettatori saranno in grado di immaginarsi nella scena.
La fotografia di un uccello nel suo habitat ha una marcia in più rispetto ad un’immagine di un uccello che riempie il fotogramma.
Quando scatti foto ambientate, non dimenticarti di:
• Rendere l’animale parte integrante della fotografia, includendo il suo habitat naturale.
• Comporre l’inquadratura seguendo la “regola dei terzi”.
• Mostrare le condizioni meteorologiche includendo neve, pioggia o nebbia.
• Scattare le foto durante la “golden hour” (alba e il tramonto).
• Far capire in che stagione hai prodotto la foto, includendo fiori, colori autunnali o neve e gelo.
• Se c’è di più di un uccello nella scena, mostra l’interazione fra i differenti soggetti.
La fotografia di uccelli non poi così esigente in termini di composizione.
Tutto quello che devi sapere è la “regola dei terzi” e le “tecniche degli spazi” (o via di fuga).
La prossima volta che sei sul campo, ricordati 2 semplici regole:
– Il soggetto deve essere decentrato
– lascia abbastanza spazio dalla parte in cui guarda.

Gli uccelli sono in perenne movimento.
Si fermano per pochi secondi e poi ripartono.
Scattare foto agli uccelli richiede abilità, conoscenza e tanta pazienza.
Hai solo pochi istanti per scattare e se perdi l’attimo …è troppo tardi.
Fotografa al mattino presto o nel tardo pomeriggio, ti accorgerai che gli uccelli sono più confidenti.
Impara ad anticipare le loro mosse, osservandoli e leggendo manuali e libri che trattano l’argomento.
Gli uccelli tendono a ignorarti quando sono molto affamati.
È molto facile avvicinarli durante questi periodi, ma fai attenzione a non disturbarli altrimenti fuggiranno.
Finché non ti vedono, non rappresenti una minaccia.
Sfrutta il mimetismo dei vestiti o i nascondigli naturali che trovi sul campo.
Attendi pazientemente nascosto e fermo, finché l’uccello non riprende la sua attività.
Un uccello spaventato volerà via e raramente lo vedrai nel suo comportamento naturale.
Preparati per il “Cosa faccio se…?”.
Cosa faccio se… la Poiana si butta sul terreno per catturare la preda?
La velocità dell’otturatore è abbastanza alta per congelare l’azione?
Ho impostato la priorità di scatto o di diaframma?
Che ISO ho impostato?
La visuale è libera?
Pertanto:
• Scatta una foto di prova anche se il soggetto non è nell’inquadratura, potresti scoprire che è sovraesposta o sottoesposta.
• Continua a controllare le impostazioni, verifica che il valore di ISO sia appropriato.
• Traccia l’azione attraverso l’obiettivo e verifica che non ci siano ostacoli o disturbi.
• Non perdere di vista il tuo soggetto principale, con la pratica imparerai a conoscere i principali segnali d’allarme e come comportarti.
Naturalmente non è necessario trascorrere tutto il tempo a controllare le impostazioni della fotocamera.
Familiarizzare con la tua attrezzatura fotografica ti permetterà di effettuare queste regolazioni in modo rapido e preciso …anche nella boscaglia.

Conclusioni
E lo sfondo?
Hai focalizzato tutta la tua attenzione sul soggetto principale, dimenticandoti di controllare lo sfondo.
Dopo tutto è una foto di uccello, vero?!

Se non curi lo sfondo, commetti un grave errore.
È lo sfondo che rende interessante l’immagine!
Ecco il miglior consiglio che posso darti: metti più importanza allo sfondo e realizzerai grandi fotografie di fauna selvatica.

Testo e immagini di Alvaro Foglieni

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