Fotografare un animale selvatico, non è facile.
Fotografarlo bene, è difficile.
Realizzare un fantastico primo piano, è veramente complicato e complesso, ma quando ci riesci, è molto gratificante
Per scattare un pregevole ritratto ad un uccello selvatico ci vuole tempo, pazienza, capacità, tecnica, conoscenza e …fortuna.
I suggerimenti che troverai di seguito, sono stati scritti per aiutarti a ottenere una bella foto.
Non sono regole da applicare ad ogni fotografia, ma possono davvero funzionare per alcuni ritratti.
Come per tutti i ritratti, anche quello di animale deve avere il luccichio nell’occhio.
Lo scintillio è quella piccolo punto bianco nella pupilla, creato dalla luce riflessa.
Questo piccolo bagliore ha un’enorme importanza, perché porta “vita” allo sguardo del selvatico.
Non esiste una procedura da seguire per avere il luccichio nel occhio, perché non è possibile posizionare il Sole e l’animale a nostro piacimento.
L’unico suggerimento che posso darti, è evitare che il capo dell’animale sia in ombra.
Crea un contatto visivo con l’animale.
Attirerà immediatamente l’attenzione dello spettatore.
Se hai difficoltà a fargli guardare “in camera”, prova a fare rumore.
E’ sufficiente un piccolo bisbiglio o la rottura di un rametto.
Usa il metodo pishing (rumore prodotto con la bocca, simile a quando si stimola la pipì ad un bambino)
L’uccello non fuggirà, ma il rumore lo metterà in allerta e di solito alzerà la testa e fisserà nella direzione in cui è pervenuto il suono.
L’ho scritto più e più volte: scattare una foto allo stesso livello degli occhi del soggetto, aggiunge grande interesse alla tua foto.
La stragrande maggioranza degli animali, è più bassa di te, per cui: abbassati, inginocchiati o sdraiati per terra
Cambiare la prospettiva fa una grande differenza.
Avvicinati al tuo soggetto in modo da riempire il più possibile il fotogramma.
Lo spettatore non avrà nessun altro elemento di distrazione perché ci sarà un solo protagonista a catturare la sua attenzione.
Assicurarsi che l’immagine sia nitida e correttamente esposta.
Prova a catturare qualcosa di unico sperimentando le diverse condizioni di illuminazione.
La luce laterale fa sembrare molto accattivante il ritratto.
La retro illuminazione farà brillare i bordi delle penne.
Alle prime ore del mattino e con la luce del tramonto si otterranno i toni caldi, morbidi, senza ombre dure.
Evita il flash quando la giornata è limpida, usalo come “riempimento” quando è nuvoloso.
La maggior parte delle specie sono già state fotografate infinite volte.
Come emergere dalla massa?
Scatta foto che mostrino la “personalità” di un animale.
Questa è sicuramente la cosa più difficile da realizzare, ma è il segreto per creare foto incredibili.
Con la pratica e l’apprendimento dei tratti comportamentali, inizierai a sapere esattamente quando premere l’otturatore per congelare “il momento”.
Se ci riesci, te ne accorgi subito perché un ritratto ben fatto attira immediatamente l’attenzione dello spettatore.
Conclusioni
I suggerimenti descritti, si applicano a molte situazioni di “ritratto” e non esiste una formula magica per ogni contesto .
Fai esperienza, esperimenta e col tempo, saprai quando applicare questi consigli.
L’importante è provare e riprovare.
A volte funziona, a volte no!
Scopri l’arte di catturare il “momento decisivo” nella fotografia naturalistica con i nostri tutorial.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Per consigli pratici su come migliorare le tue foto naturalistiche, segui la nostra pagina gruppo Facebook.