“Come fai ad avvicinarti ad un uccello per fotografarlo bene?
Scappa non appena ti vede!”
È una domanda che sento ripetere spesso nei corsi di fotografia naturalistica organizzati da Pixel di Natura.
Perché fuggono?
Le ragioni sono differenti, ma alla base c’è il concetto che gli animali percepisco l’uomo come un predatore molto pericoloso.
Di conseguenza, volano via perché:
• gli uccelli hanno una vista molto acuta e il più delle volte ti vedono prima che tu veda loro;
• tutti gli uccelli hanno una distanza di fuga, se la superi, si sentono minacciati e volano via;
• gli uccelli hanno diversi livelli di tolleranza all’uomo: ci sono specie molto timide che non ti permettono di avvicinarle.
Per poterli fotografare da vicino, senza spaventarli, è fondamentale capire il loro comportamento.
La chiave del successo nella “caccia fotografica” è infatti quella di immortalare il soggetto in un atteggiamento sereno e naturale.
Di seguito troverai le tecniche di avvicinamento che ho sperimentato con successo nel corso degli anni.
• Non indossare abiti con colori vivaci e cerca di integrarti il più possibile con l’ambiente, sfruttando la vegetazione.
Non è obbligatorio indossare abiti super mimetici (camouflage)
Personalmente indosso camicie/magliette verdi con pantaloni marroni o verdi.
Funzionano benissimo.
• Quando pratichi caccia fotografica vagante e vedi un uccello, non modificare subito la velocità della camminata.
Rallenta progressivamente, in modo che l’animale non rilevi cambiamenti improvvisi nel tuo comportamento.
Gli uccelli si sentono minacciati quando li avvicini troppo velocemente.
• Una volta avvistato, non camminare dritto verso l’uccello, ma avvicinati lentamente camminando a zig-zag.
Il trucco è procedere mooooolto lentamente, del tipo “mezzo metro al minuto”.
Mentre ti avvicini, non guardalo fisso negli occhi come farebbe un predatore, usa la “visione periferica”.
Gli animali in genere percepiscono il contatto visivo diretto come una minaccia e fuggono alla prima occasione.
• Fermati se l’uccello ti sta guardando.
Il momento migliore per avvicinarti è quando l’animale guarda altrove o è occupato a fare qualcosa.
Se l’uccello ha smesso, si è bloccato e ti sta fissando, significa che è in allerta e potrebbe volare via in qualsiasi momento.
Con l’esperienza capirai che ci sono dei segni premonitori di una imminente fuga, come ad esempio: le anatre si allontanano nuotando, mentre i rapaci alzano la coda e rilasciano materia fecale.
In questi casi fermati e abbassati.
Stando chinato farai meno paura.
• Mantieni il disturbo al minimo.
Il rumore è difficile da controllare se stai camminando tra i cespugli o se calpesti le foglie cadute.
Osserva il terreno e quello che andrai a pestare e cammina molto lentamente per diminuire il calpestio.
Invece di camminare dal tallone alla punta, prova il contrario.
• Metti il cellulare in modalità silenziosa.
Non correre il rischio che il tuo smartphone inizi a squillare proprio quando sei riuscito ad avvicinarti ad un uccello.
• Non fare movimenti improvvisi.
Se hai bisogno di alzare la macchina fotografica per scattare una foto, fallo lentamente.
Conclusioni
Realizzare una bella foto di un uccello selvatico non è un’impresa facile.
Ci vuole tempo, conoscenza e tanta pratica.
A volte una foto richiede ore di appostamento senza vedere nulla.
Questo è il gioco della fotografia naturalistica!
Non arrenderti al primo ostacolo, ma cerca di capire come migliorare la situazione.
Solo con la pazienza e la dedizione, raggiungerai il tuo scopo.
Migliora la tua caccia fotografica con i consigli del Gruppo Fotografico Pixel di Natura.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
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Articolo molto interessante, con consigli molto utili.
L’avvicinamento agli animali da fotografare è una delle tecniche più complesse e svilenti, ma nel momento in cui riesci a fare una bella foto ravvicinata la soddisfazione ripaga tutte le volte che il soggetto si è involato prima di scattare.
Come dici tu bisogna avere pazienza e caparbietà.