La fotografia naturalistica di animali selvatici richiede immagini nitide e ferme.
Quando si pratica “caccia fotografica” agli uccelli selvatici, è necessario impostare al meglio la fotocamera.
L’utilizzo di lunghi teleobiettivi, gli scatti realizzati a mano libera e i soggetti in costante movimento, possono causare foto “mosse”.
Il mio suggerimento è seguire una serie di azioni che minimizzano la presenza di difetti nell’immagine.
1. Utilizza la “Priorità di tempo”
Per gestire la velocità di scatto, in genere utilizzo la “Priorità di tempo”, perché mi permette di scegliere quanto lunga deve essere l’esposizione.
Se vuoi evitare il micro-mosso quando fotografi a mano libera, devi impostare un tempo “di sicurezza” sufficientemente veloce da annullare l’effetto del tremolio delle mani.
Tale tempo sarà il “reciproco” della lunghezza focale utilizzata: se utilizzi un teleobiettivo da 400mm, userai un tempo di otturazione pari a 1/400″ (su fotocamere Full Frame).
Se usi un’ottica da 300mm, imposterai una velocità non inferiore a 1/300″ e così via.
Maggiore sarà la lunghezza focale utilizzata, più veloce sarà il tempo di esposizione.
Ricordati che: per una fotocamera col sensore APS-c, devi considerare la “focale risultante apparente” derivante dalla lunghezza focale reale + il “fattore di crop” [1,6 su Canon, 1,5 su Nikon].
Pertanto, il tempo di sicurezza con un tele da 400 su Nikon APS-c, sarà il reciproco di 400 x 1,5 = 600, ossia 1/600 di secondo.
La “Priorità di tempo”, ti permette di avere il pieno controllo del tempo di scatto.
Ecco qualche altro consiglio.
2. Attiva lo stabilizzatore d’immagine.
È un dispositivo presente sull’ottica o sulla fotocamera, che minimizza il tremolio involontario delle mani o della respirazione del fotografo in fase di scatto.
Questi due problemi si evidenziano considerevolmente quando si utilizzano potenti teleobiettivi o tempi di scatto piuttosto lunghi.
L’uso dello stabilizzatore è una valida soluzione per realizzare foto nitide.
Un buon sistema di stabilizzazione permette anche d’impostare tempi più lenti rispetto al “reciproco della focale”, senza il micro-mosso.
Qui troverai altri approfondimenti.
3. Impugna saldamente
Anche reggere l’attrezzatura in modo corretto aiuta ad avere foto senza micro-mosso.
Quando punti un uccello, è indispensabile impugnare saldamente sia il corpo macchina, che l’obiettivo.
Io seguo questo metodo,
– la mano sinistra regge tutto il sistema.
La tengo aperta con il palmo rivolto verso l’alto a forma di “C” e sorreggo da sotto il mio zoom Canon
100-400mm f/4.5-5.6L IS Mark II USM
– La mano destra impugna saldamente la mia Canon EOS 7D Mark II
L’indice è sul pulsante di scatto, pronto a scattare foto.
– Il dorso della fotocamera si appoggia al mio zigomo sinistro e alla fronte.
Prova anche tu questo metodo durante la prossima sezione fotografica.
In questo post troverai altri consigli.
• In fase di scatto
Se fotografi stando in piedi, cerca di assumere una postura che assicuri maggiore stabilità al corpo:
– Posiziona il piede sinistro poco più avanti.
– Bilancia il peso divaricando leggermente le gambe.
– Tieni i gomiti il più vicino possibile ai fianchi.
Con l’occhio al mirino, inquadra l’uccello e seguilo nei suoi movimenti, aspettando l’attimo più favorevole.
Quando è il momento, trattieni il respiro per tutta la fase di scatto delle foto (in realtà è solo per 3-4 secondi).
“Spara” raffiche di fotogrammi alla volta.
Nel mio caso, preferisco di gran lunga la “caccia fotografica vagante”, per cui non utilizzo né il cavalletto, né il monopiede.
A volte, sfrutto gli appoggi naturali che trovo in loco, come: un ramo, un paletto, un muro, ecc.
Altre informazioni le trovi in questo articolo.
• Diaframma
Il diaframma serve a due scopi:
– far arrivare più luce al sensore (…e quindi velocità di scatto più elevate),
– controllare la profondità di campo.
Molto spesso nella fotografia di uccelli, vuoi isolare il soggetto dallo sfondo (spesso caotico e disordinato) e operi in condizione di scarsa illuminazione.
È quindi vitale poter fotografare a tutta apertura, o quasi.
Alcuni obiettivi però hanno una notevole perdita di nitidezza, se usati a diaframma aperto.
E’ molto importante che tu conosca i limiti della tua attrezzatura.
Questo articolo ti suggerirà come verificare il valore ottimale del diaframma.
• Impostazioni di scatto
Le impostazioni di messa a fuoco sono un fattore determinate per il buon risultato di una foto.
La fotocamera non sa quale punto esatto della composizione vuoi che sia perfettamente a fuoco.
Scegliere il punto di fuoco, permette di avere foto senza errori.
Quando pratichi caccia fotografica, utilizza sempre la messa a fuoco a “punto singolo” (AF SPOT).
Ricorda inoltre che gli uccelli sono sempre in movimento.
Imposta la funzione di messa a fuoco continua (AF AI SERVO per Canon, AF-C per Nikon).
Premendo il pulsante di scatto a metà corsa, anche se l’animale si muove, la fotocamera lo terrà costantemente a fuoco.
In questo modo, non dovrai più attivare continuamente il pulsante per rinnovare la messa a fuoco.
Nella fotografia di uccelli è sempre meglio scattare foto a raffica per avere quanti più fotogrammi possibile, in modo da poter scegliere in post-produzione l’immagine migliore.
Pertanto, imposta la modalità “scatto a raffica” e metti sempre a fuoco l’occhio dell’animale.
Agendo sui valori ISO, puoi regolare la sensibilità del sensore digitale in modo che sia in grado di “vedere” anche in ambienti poco illuminati.
Oltre a questo, gli ISO ti offrono un altro vantaggio, molto importante nella fotografia naturalistica.
Aumentando la sensibilità ISO puoi scattare foto con tempi di otturazione molto più veloci, fattore molto utile nella “caccia fotografica” per congelare l’azione.
La maggior parte delle fotocamere attualmente sul mercato, può gestire facilmente valori ISO di 800, 1600 o superiori senza avere disturbi o “rumori” digitali.
Maggiori informazioni le trovi qui.
Conclusioni
La fotografia naturalistica agli animali non è solo conoscenza della tecnica fotografica.
Le due più importanti abilità che devi possedere per scattare ottime foto, sono la comprensione della natura e la pazienza.
Quando ti avvicini ad un gruppo di uccelli, non devi aver fretta di fotografare, lascia che i soggetti si rilassino e si abituino alla tua presenza.
Il tuo scopo e quello di immortalare il comportamento degli animali in libertà mentre svolgono le loro normali attività.
Un uccello stressato è meno interessante di uno rilassato.
Migliora la tua caccia fotografica con i consigli del Gruppo Fotografico Pixel di Natura.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Per consigli pratici su come migliorare le tue foto naturalistiche, segui la nostra pagina gruppo Facebook.
Buongiorno a voi di Pixel di Natura, sono un fotografo naturalista per passione e mi piace prima di fotografare studiare i soggetti animali conoscere la loro biologia, osservando gli animali sia uccelli che fauna selvatica in generale e dopo pianifico lo scatto fotografico e sé i soggetti collaborano va bene se no altrimenti aspetto per la prossima uscita. Grazie dei consigli a voi di Pixel di Natura. Saluti Carmelo
Salve amici di Pixel di Natura sono un appassionato di fotografia naturalistica e mi piace il vostro sito dove trovo degli ottimi consigli.Infatti ho imparato a leggere libri e riviste che riguardano la biologia delle specie, per poi pianificare la foto dei soggetti in Naturale che non e’ facile e spesse volte torno a casa senza uno scatto ma questo non mi demoralizza,ma una giornata non e’ mai uguale a una altra e qualche eccellente scatto lo porto.Grazie a voi.Saluti Carmelo
Grazie mille Carmelo per le tue belle parole.
Il tuo utile commento sarà lo stimolo per fare sempre meglio.
Ciao
Alvaro