Molti dei temi trattati nei post e tutorial pubblicati nei mesi precedenti, hanno riscosso il successo dei nostri lettori e followers.

Questo spazio è dedicato agli argomenti che hanno ricevuto più consensi.

Nella rubrica degli articoli più letti, oggi ripubblichiamo alcune considerazioni di Alvaro Foglieni.

Meglio una raffica di scatti o una foto singola?

Nell’ultima escursione di fotografia naturalistica fatta con un amico, mi sono accorto che avevamo due stili fotografici differenti:

io = scattavo moltissime foto allo stesso soggetto,

lui = limitava gli scatti e aspettava il momento migliore.

Ne abbiamo parlato, cercando di capire qual era il metodo migliore da applicare.

Le mie tesi sono state: scatto molte foto per …

  • La sicurezza di avere il momento di luce migliore
    Chi si dedica alla fotografia paesaggistica, sa bene che la luce non è mai costante durante l’intero arco della giornata.
    Le condizioni di illuminazione variamo rapidamente specialmente all’alba e il tramonto, oppure quando le nuvole nascondono il Sole per pochi secondi.
    Scattare molte fotografie assicura la cattura del momento migliore di luce.
  • Maggiori probabilità di avere una foto nitida
    Chiunque pratichi caccia fotografica, sa quanto gli uccelli siano imprevedibili nei loro movimenti e spostamenti.
    Spesso la loro fuga ci coglie impreparati.
    Basta poco infatti per farli involare, anche se sembrano tranquilli e non spaventati dalla nostra presenza, sono sempre vigili e pronti a fuggire.
    In questi casi, scattare molte foto aumenta le probabilità di avere almeno una immagine perfettamente a fuoco e non mossa.
  • Nuova fonte di ispirazione
    Nella macrofotografia, è utile scattare molte foto allo stesso soggetto, specie con differenti angolazioni.
    Lo spostamento fisico comporta un naturale rallentamento nella nostra azione.
    Scatto dopo scatto, diventeremo più riflessivi.
    Vedere il soggetto da diversi punti di vista, offre spunti per nuove composizioni o per piccoli miglioramenti all’ispirazione iniziale.
  • Scegliere la migliore esposizione
    In generale, nella fotografia naturalistica, ci sono situazioni in cui è utile scattare foto con differenti valori di esposizione.
    In questo modo saremo sicuri di ottenere un’immagine correttamente esposta già all’origine e non dovremo intervenire massicciamente in post-produzione.
  • Per ultimo, ma non certo meno importante, il minimo costo dello scatto rispetto al passato perchè non ci sono più i rullini ed il costo di sviluppo e/o stampa.

L’amico, pur concordando sulla validità delle mie tesi, ribatteva con quest’altre motivazioni:

  • E’ vero: grazie al digitale, oggi possiamo scattare migliaia di foto a costo zero.
  • Però c’è il rovescio della medaglia: una volta a casa dobbiamo scegliere con severità quali immagini tenere e quali scartare, per evitare di riempire hard disc e memoria del PC.
  • E’ inutile scattare e/o tenere foto che non mostreremo mai a nessuno.
  • Saper selezionare il momento giusto per lo scatto è un must che ogni fotografo dovrebbe avere e coltivare.

Quindi, cosa conviene fare? … fotografare qualsiasi cosa più di una volta o centellinare gli scatti?

Alla fine del confronto, siamo arrivati entrambi alla stessa conclusione: scattare molte foto è sicuramente utile, ma devono essere fatte con criterio e con uno scopo ben preciso.

Pertanto:
NO, alla raffica di scatti su qualsiasi cosa si muove, confidando solo in un colpo di fortuna per una bella immagine.
SI all’esercizio sistematico e ripetuto di un soggetto/scena, mediante una raffica di scatti.

L’istinto del principiante è di fotografare qualsiasi soggetto indiscriminatamente, anche se è facilmente prevedibile il pessimo risultato che si otterrà.
Se invece vuoi migliorare la qualità dei tuoi scatti, devi necessariamente osservare con attenzione la scena prima di scattare.
Poi, scatta a raffica!

Foto e testo: Alvaro Foglieni

Osserva come un artista, pianifica come un tecnico, scatta con il cuore.

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