Affidati alle foto per dare vita alla storia che vuoi raccontare!
La narrazione visiva è un modo efficace per mostrare un evento naturale.
Una foto però è un’immagine statica, non ha la dinamicità di un film, né può svilupparsi come un romanzo scritto.
Le fotografie hanno il potere di raccontare storie e usare più immagini in sequenza, significa scrivere un vero e proprio racconto fotografico.
In un precedente post, ho suggerito come realizzare un racconto fotografico usando come linea guida, cinque differenti domande.
Ricordo che non sono regole ferree da seguire obbligatoriamente, ma un aiuto per la tua immaginazione creativa.
A volte non è sempre facile inquadrare una scena, cercando di rispondere alle domande in modo esaustivo.
Così facendo però, rischi che la tua narrazione fotografica non chiarisca del tutto l’avvenimento.
Per avere il gradimento del pubblico, è necessario ricordarsi delle “5 W” e scattare le foto di conseguenza.
E’ molto più semplice realizzare poche foto conformi alle cinque richieste, piuttosto che 30 immagini brutte e scollegate fra loro.
Con il tempo e con la pratica ti accorgerai che è importante seguire le linee guida quando realizzi una narrazione fotografica.
Pertanto:
• Fotografa rispondendo a tutte le domande.
• Non dare per scontato nulla, tutte le domande sono importanti.
• Prendi tempo per verificare le tue foto (lasciale riposare per qualche giorno).
• Attenzione ai dettagli (alcuni possono essere irrilevanti).
• Archivia in modo organizzato, fin da subito, le foto che scatti.
• Crea la storia seguendo il filo del racconto.
• Usa la foto giusta, non quella che più vi piace.
In primo luogo, poniti una domanda importante: cosa voglio che le persone provino quando guardano la storia?
Questo interrogativo è molto importante, ne ho già parlato qui, ma lo ripeto ancora una volta: chiedersi “cosa sto fotografando? …che messaggio voglio trasmettere?” è il segreto di tutte le foto di successo.
L’obiettivo di una storia fotografica è mostrare un evento e suscitare emozioni.
Cosa vuoi che il tuo spettatore provi quando vede la tua immagine?
Sorpresa? …Felicità? …Nostalgia? …Curiosità? …Rabbia?
Fotografa un animale selvatico mentre si relaziona con un altro selvatico (o con un uomo).
Questa connessione aumenta l’interesse dello spettatore e fa emergere le emozioni che tutti abbiamo dentro di noi.
Di seguito troverai alcuni suggerimenti che possono fornirti degli spunti per realizzare una storia fotografica di dall’ottimo risultato:
• Segui un filo logico
1) definisci il luogo in cui si svolge la scena.
2) mostra la situazione attuale e ciò che potrebbe accadere.
3) metti in evidenza i personaggi coinvolti nel contesto, mostra i loro caratteri.
4) fai capire il motivo di quello che sta capitando.
5) racconta come è finita la storia.
• Informazioni supplementari
Se vuoi dare maggiori informazioni allo spettatore, fotografa rispondendo a queste domande:
– COME…si è svolto l’evento?
– IN CHE MODO…ha agito il protagonista?
– DI QUALI MEZZI…si è servito?
• Cogli l’attimo
Puoi fotografare la scena da tutte le angolazione che desideri, ma quando costruisci la storia, scegli solo le immagini che catturano realmente le emozione, lo stupore, l’umorismo, la gioia e l’aggressività.
• Mostra le emozioni
E’ importante riprendere l’avvenimento, ma ancor più le azioni e le interazioni dei soggetti.
Puoi costruire una storia tecnicamente perfetta, ma un racconto senza emozioni non avrà alcun impatto sugli spettatori.
Questo non significa che ci debbano sempre essere più soggetti in un fotogramma.
Le relazioni possono essere raccontate anche mostrando un animale inserito nel proprio ambiente.
• Mettici la faccia
Ricordati di documentare la vicenda non solo come appare, ma inserisci delle espressioni facciali, mostra gli occhi dell’animale, la bocca, il becco, le penne arruffate, gli artigli da predatore o i canini.
• Sfrutta la “regola dei terzi”
Usa questa importante regole di composizione, armonizzerà la foto e darà equilibrio all’intera scena.
• Meno è meglio
Non inserire troppi elementi in un fotogramma e fai sempre attenzione allo sfondo, troppo spesso fonte di distrazione.
Scattare una fotografia significa selezionare ciò che vuoi includere o escludere dalla tua storia.
Ricorda: non tutti i componenti presenti sulla scena devono essere inseriti!
• Sperimenta nuove prospettive
La maggior parte delle volte che fotografi, scatti stando in piedi.
Così facendo, il risultato è una foto ovvia, già vista.
Di conseguenza, anche la storia apparirà noiosa.
Prova a fotografare da differenti livelli: inginocchiati sul terreno, fotografa dall’alto, sdraiati a terra, scatta dal basso verso l’alto, ecc.
Divertiti a sperimentare l’effetto di scattare da diverse prospettive.
• Mostra i dettagli
Mostrare un dettaglio, spesso sottovalutato, può essere davvero interessante.
Le cose che la maggior parte delle persone non notano, possono dare vita alla tua storia, specialmente se abbinata a foto dell’intera scena.
• Usa la luce
Con una buona luce, si creano foto straordinarie.
E’ importante capire come usare la luce, ma soprattutto sapere come reagisce la tua macchina fotografica.
Ci vuole tanta pratica ed esperienza, fai dei test, esperimenta.
• Non è la fotocamera che fa grandi foto
Non cambiare macchina fotografica, usa la strumentazione che hai a disposizione.
Non hai bisogno di un modello specifico, tutte le fotocamere sono adatte per raccontare una storia fotografica.
Quello che conta è la tua creatività, una buona luce naturale e il rispetto delle regole di composizione.
Tre componenti essenziali che ti aiuteranno a realizzare storie intriganti, più di un modello di ultima generazione.
Conclusioni
Quando una sequenza di foto raccontano un evento, vanno al di là di essere delle semplici immagini in fila.
Assumono una nuova identità, qualcosa di interessante e di esclusivo.
Diventano una storia.
Testo e foto di Alvaro Foglieni
Un’immagine nitida è buona, ma una con un’emozione è indimenticabile.
Per consigli pratici su come migliorare le tue foto naturalistiche, segui la nostra pagina gruppo Facebook.
Alvaro tutorial molto interessante, come i precedenti, su come raccontare una storia con poche immagini.
Grazie!
Grazie Giampaolo per i cortesi complimenti.
Alvaro