Fra tutti gli Ardeidi, l’Airone rosso è il mio preferito, trovo che sia un uccello di superba eleganza.
E’ una specie eccezionalmente prudente, con un carattere cauto e sempre guardingo.
Chi pratica caccia fotografica, sa che ci vuole molta abilità e pazienza per non far involare un Airone rosso.
Per catturare qualche immagine ravvicinata, io uso l’auto come capanno mobile.

Di seguito troverai qualche suggerimento per realizzare al meglio le tue foto al “rosso”.

L’Airone rosso è un cacciatore straordinariamente paziente.
E’ facile vederlo cacciare solitario durante il giorno nelle camere allagate delle risaie.
Rimane immobile a fissare l’acqua per lunghi periodi, poi individuata la preda (pesci, anfibi, bisce, ecc.) la colpisce con il becco (una vera fiocina), con un movimento molto veloce.
Quando si sposta, cammina molto lentamente.
E’ il soggetto fotografico ideale!

Nella fotografia naturalistica di animali, l’attenzione dello spettatore è sempre focalizzata sull’occhio del protagonista.
L’occhio deve essere considerato come l’elemento più importante nella tua foto, che da “vita” al soggetto.
Pertanto deve essere ben illuminato e, cosa fondamentale, perfettamente a fuoco.
Imposta la modalità di selezione dell’area AutoFocus automatica su un singolo punto (Modalità Spot AF) e quando inquadri, punta l’occhio dell’uccello.
Il grosso vantaggio di questa impostazione è che la fotocamera esegue meno calcoli per determinare la messa a fuoco e quindi focalizza molto più rapidamente e con maggiore precisione.

L’uso di un diaframma aperto, ridurrà la profondità di campo, dandoti modo di ottenere uno sfondo sfocato.
Così facendo, l’Airone rosso risalterà dallo sfondo e lo spettatore riserverà a lui tutta la sua attenzione.

Se questo metodo non è sufficiente, spostati: cambia la tua posizione rispetto al soggetto finché non trovi uno sfondo uniforme senza elementi di distrazione.
La scelta di un sfondo “neutro, non invadente”, è una delle caratteristiche vincenti per una foto di successo.

L’Airone rosso è un uccello migratore e arriva alle nostre latitudini intorno alla metà del mese di Aprile.
I maschi arrivano prima delle femmine ed hanno il compito di scegliere il sito dove costruire il nido.
In genere nidifica sull’acqua, all’interno di un canneto o anche sulle piante emergenti (alberi, cespugli o boschetti).
All’inizio di maggio inizia il corteggiamento.
Con l’arrivo delle femmine non sono rari gli inseguimenti aerei e le lotte che si svolgono anch’esse in aria.
La parata nuziale, molto interessante, non è facile da vedere perché avviene spesso nel canneto.
E’ più semplice sentire i richiami di saluto, usati dalla coppia quando uno dei partner ritorna o si allontana dal nido.

Non inquadrare mai l’Airone rosso nel centro esatto del fotogramma, ma componi la scena seguendo sempre la “regola dei terzi”.
Il lato da preferire sarà suggerito dall’uccello stesso: lascia libero lo spazio dalla parte in cui il protagonista sta guardando.
Se puoi, cerca di trovare elementi nell’angolo opposto del fotogramma per bilanciare il soggetto.

L’Airone rosso, il più colorato fra gli Aironi che vivono nelle nostre campagne.
Di contro è anche il meno appariscente: la sua livrea gli permette di mimetizzarsi in mezzo ai canneti o alla vegetazione e il più delle volte viene scoperto solo quando s’invola.
Entrambi i genitori contribuiscono alla costruzione del nido e alla cova delle uova.
A turno alimentano i piccoli attraverso il rigurgito.
La migrazione autunnale avviene da agosto ad ottobre e si verifica in piccoli gruppi.

Sii sempre pronto allo scatto.
Cerca sempre di fotografare il “rosso” mentre sta facendo qualcosa di interessante.
Il trucco per ottenere foto coinvolgenti è tenere gli occhi aperti e essere pronti.
Ciò significa che dovrai aspettare pazientemente l’attimo propizio, ma nello stesso tempo dovrai essere subito reattivo per cogliere il momento speciale che di solito accade in modo imprevisto.
Studia e impara il comportamento del tuo soggetto, ti sarà utile.

Nella fotografia naturalistica l’immagine deve essere nitida.
Sia che tu stia fotografando in priorità di diaframma o in priorità di tempo, presta sempre attenzione alla velocità dell’otturatore per assicurarti che le tue fotografie siano ferme, ben definite e senza micro mosso.
Questa verifica è molto importante quando fotografi l’Airone rosso in azione o in movimento (es. in volo).
Lavora sui valori ISO e se non basta, utilizza un supporto per l’obiettivo (es. Cavalletto o bean bag).

Una garzaia di Aironi rossi, è un luogo di grande e continua attività, gli uccelli volano avanti ed indietro tra il canneto/cime degli alberelli e i loro siti di alimentazione.
C’è anche una comunicazione costante tra i membri della colonia, segnali inviati l’uno all’altro sotto forma di vari esibizioni.
Ad esempio, durante il corteggiamento si eseguono dei comportamenti per attirare conquistare e il partner e/o scacciare un rivale.
Durante nidificazione, si utilizzano dei movimenti per mantenere la relazione con il compagno e ribadire ai vicini il proprio spazio.
Sono le scene più interessanti da fotografare.
Fra le tante, cito quelle più vistose.
L’ostentazione più comune è l’erezione delle penne della testa e del collo.
Questo comportamento può essere accompagnato dall’aumento delle dimensioni della gola.

Un’altra esibizione è lo “schiocco” (“Snap”, termine tecnico inglese), si tratta principalmente di un rituale difensivo, l’ultimo comportamento prima di un attacco.
Le penne della testa e del collo sono erette, muove la testa dolcemente in avanti e in basso, poi l’Airone rosso piega le gambe, estende il collo e sbatte improvvisamente il becco espandendo la gola.
Questo reazione è diretta principalmente verso i vicini di nido.

Il display più appariscente (chiamato “Stretch”), è un tipico comportamento di corteggiamento tra gli Aironi.
L’intero corpo adotta lentamente una postura quasi verticale, con il becco che punta verso il cielo.
Di solito, la cresta e il piumaggio di il collo e le penne scapolari vengono eretti.
Quando raggiunge l’apice della sua estensione, la gola è gonfia e potrebbe esserci un breve battito del becco.
In genere è utilizzato dal maschio ed è un atteggiamento molto evidente.

Spesso siamo così affascinati da ciò che vediamo che dimentichiamo di prestare attenzione alla composizione e alle impostazioni della fotocamera.
Quando inquadri, ricordati anche che in natura alcune forme e scene si prestano a una composizione diversa dalla solita “panoramica”
Uccelli alti come gli Aironi rossi, meritano di essere inquadrati in modalità verticale.
Pertanto, ruota la fotocamera di 90 gradi e scatta senza timore!

E’ vero che un primo piano di un uccello che riempie il fotogramma è un gran bel vedere, ma spesso capita di trovare in Internet immagini troppo “croppate”, con effetti disastrosi sulla qualità e sul risultato finale.
Un “ritrattone” è di grande impatto, ma anche una foto che mostra l’animale nel suo ambiente naturale non è male.
Il mio suggerimento è : usare un obiettivo più corto in modo da includere l’ambiente e avvicinarsi all’Airone rosso per farlo diventare grande nel fotogramma.

Conclusioni
Con l’esperienza e tante foto cestinate, ho capito che se voglio fotografare un Airone rosso in atteggiamento naturale, devo sfruttare tre momenti della sua quotidianità:
– La caccia.
– In volo.
– Posato nel canneto.
Unisci queste informazioni con i suggerimenti scritti sopra e avrai foto di successo.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo su:
Se ti è piaciuto l'articolo, condividilo su:

2 commenti

  1. Un bellissimo articolo su una delle specie più affascinanti.

    Grazie Alvaro e complimenti articolo approfondito che descrive i vari comportamenti dell’airone rosso il tutto condito con una carrellata di belle fotografie!

  2. Un gran bell’articolo con molte foto e consigli per fotografare questo bellissimo uccello dall’aria esotica. Grazie Pixel di natura! Continuiamo a seguirvi e a consultare i numerosi e interessanti articoli!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *