Chi pratica “caccia fotografica”, sa quanto possa essere difficile fotografare un uccello singolo.
Figuriamoci uno stormo!
Cosa fare allora quando ci troviamo davanti una moltitudine di uccelli?
Invece di “sparare raffiche di foto” nel mucchio sperando che sia tutto a fuoco, fatti la domanda: “quale immagine voglio realizzare?”
Per esempio:
Vuoi mostrare le dimensioni dello stormo?
Vuoi enfatizzarne la forma dell’insieme di uccelli?
Vuoi presentare il comportamento del gruppo?

Invece di scattare una foto generica, chiediti quale immagine desideri ottenere e quali tecniche devi utilizzare per realizzare l’effetto desiderato.

Di seguito troverai alcuni suggerimenti che ti aiuteranno a realizzare una bella foto naturalistica di uno stormo di uccelli.

Decolli e atterraggi
Il momento più interessante per scattare una foto ad un gruppo di uccelli è quando sono riuniti nei loro punti di ristoro.

In generale, gli uccelli trascorrono l’80% del loro tempo di migrazione in alcuni luoghi specifici (in gergo: stop-over) dove si riposano e accumulano energie utili per il lungo viaggio.
Conoscere questi luoghi è fondamentale, così come è indispensabile capire il comportamento di queste brevi soste.
Quando arrivano, quanto rimangono, cosa fanno, come si comportano, è la base della moderna “caccia fotografica”.
Le foto che attirano più di altre l’attenzione dello spettatore sono quelli di stormi che decollano o atterrano.
La cosa che più affascina quando si osserva uno stormo d’uccelli è la dimensione del gruppo e la capacità dei singoli di muoversi all’unisono con gli altri componenti.
La vista di tanti uccelli che decollano tutti nello stesso tempo, è uno spettacolo della natura da non perdere!
La vera a propria sfida, è fotografare un intero stormo in un unico fotogramma.

Foto di gruppo
Ovviamente, è possibile fotografare lo stormo intero, in volo o posato.

In questo caso l’inquadratura dovrà tener conto degli uccelli e di tutti gli elementi che formano la scena, ad esempio: alberi, distesa d’acqua, area di pascolo, montagne, case & fattorie, ecc.
La foto dovrà comporre entrambi in modo da ottenere un’immagine interessante e non banale.
Fotografare uno stormo nel cielo, senza altri componenti a corredo dello scatto, non è una foto coinvolgente.
L’ideale è uno scatto con elementi in primo piano (es. altri uccelli o vegetazione) e se possibile anche sullo sfondo (es: montagna o case).
Un’immagine così composta, fornirà all’osservatore degli elementi certi: il contesto in cui si svolge la scena, le dimensioni dello stormo, l’ambiente e il movimento del gruppo nel suo insieme.

Usa il diaframma
Usa la profondità di campo per far emergere dal gruppo un solo individuo.

In pratica: prima seleziona un solo uccello all’interno dello stormo (magari quello che sta compiendo un’azione particolare), inquadralo per bene e mettilo a fuoco.
Poi, imposta la “priorità di diaframma” e usa un valore di apertura ampio (es. f/5,6 o inferiore) per avere una ridotta profondità di campo.
Scatta la foto.
Il soggetto inquadrato risulterà a fuoco, mentre tutti gli altri intorno saranno sfocati.
In questo modo concentrerai l’attenzione dello spettatore solo su quell’individuo.
Questa tecnica offre due vantaggi:
– Evidenzia il comportamento interessante di un singolo uccello.
– Si usa il gruppo come sfondo e questo aggiunge interesse alla scena generale.

Sagome
Uno dei metodi più semplici per guidare l’occhio dell’osservatore e ridurre la confusione di uno stormo di uccelli è quello di togliere la maggior parte dei dettagli e lasciare solo i contorni.

La silhouette di un uccello rende la foto più interessante, perché cattura solo la forma caratteristica della specie.
Questa tecnica funziona meglio con gli stormi in cui c’è uno spazio tra gli uccelli, perché che gli spettatori possano facilmente identificare nelle forme scure dei soggetti i volatili
Suggerisco di scattare questo tipo di foto al tramonto mentre lo stormo è in volo nel cielo, in modo che la luce dorata filtri attraverso le piume delle ali aperte, creando giochi di forme e colori.
Meglio ancora è fotografare la sagoma di un uccello quando si hanno uno o pochi individui che si distinguono dal resto del gruppo.
In questi casi, è necessario avere condizioni di scarsa luminosità ed il soggetto dev’essere illuminato da dietro (controluce).
E’ la situazione ideale in cui si crea un contorno di luce intorno al volatile che aiuta a distinguere ogni singolo uccello dagli altri.
Se invece sei in presenza di luce, misura l’esposizione dello sfondo, non del soggetto.

Mosso controllato
Il volo di uno stormo di uccelli è affascinante, ma come mostrare il movimento in una immagine …statica?
Il modo migliore per catturare le movenze della massa è rallentare il tempo di scatto e lasciare che l’azione diventi l’elemento più importante dell’immagine.

La soluzione migliore è la tecnica del mosso controllato dove il corpo dell’uccello è a fuoco e perfettamente fermo, mentre le ali sono in movimento.
La sensazione che se ne ricava guardando queste immagini è proprio l’effetto di movimento.
Per avere un mosso controllato si dovrà dividere per 4 il tempo ottimale di congelamento dell’immagine.
Il risultato sarà il tempo di scatto da impostare.
Es: 1/1000″ (tempo di scatto per avere il soggetto perfettamente immobile) : 4 = 1/250 di secondo (tempo di scatto per avere un mosso controllato).
Questa tecnica funziona benissimo su uccelli che volano verso di te.
E’ meno suggestiva su uccelli che si muovono parallelamente alla tua fotocamera.
La sfocatura delle ali crea un’immagine artistica e regolando la velocità dell’otturazione, si otterranno effetti diversi.

Conclusioni
Fotografare uno stormo di uccelli, non è così semplice come sembra, ma se segui questi piccoli suggerimenti non sarà nemmeno tanto difficile.
Il successo per chi pratica fotografia naturalistica dipende dalla pratica e dalla tua disponibilità a essere prima paziente e poi, creativo!

Testo e foto di Alvaro Foglieni

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2 commenti

  1. Interessante come sempre leggere i tuoi consigli

  2. E’ molto emozionante riguardare degli scatti di stormi in volo, si notano quasi sempre tutti i particolari dei colori delle varie specie

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