A prima vista non sembra, ma l’inverno può offrire grandi spunti al fotografo della natura.
Un protagonista della stagione fredda è sicuramente l’albero …o meglio, i suoi rami spogli fatti di sottili trame e strani intrecci che si stagliano contro il cielo.
Sono dei veri e propri giochi di tessitura che creano immagini suggestive.
Però, le piante sono un soggetto comune, molto fotografato dai fotonaturalisti.
Per non ripetere le foto già viste mille volte, è necessario realizzare delle scelte compositive diverse e più interessanti.
Laura Colpo, una brava fotografa della natura, ci suggerisce un nuovo modo per fotografare gli alberi: anziché riprendere il soggetto nel suo insieme, è meglio concentrarsi sui particolari…per esempio sulla corteccia.

Ogni albero ha la sua corteccia, che lo identifica e lo differenzia dalle altre specie.
E’ una sorta di carta d’identità della pianta.
Laura spiega che osservando con attenzione una corteccia, si può scoprire un mondo affascinante fatto di colori, strutture complesse, geometrie insolite, elementi molto intriganti per un fotografo.

Fotografare una corteccia significa mostrare da vicino la materia di cui fatta, la sua conformazione e il suo disegno.

Nella fotografia ravvicinata, si dovrà porre particolare attenzione alla profondità di campo, che dovrà essere la più grande possibile.
Un diaframma chiuso /f/11 o f/16, sarà la soluzione migliore.
Ricorda: più ti avvicini al soggetto, più la profondità di campo sarà ridotta.
Verifica attentamente questo aspetto prima di scattare la foto (deve essere tutto a fuoco).

Scegli una luce laterale, radente, in modo da esaltarne i piccoli dettagli ed evidenziare le differenti strutture: dalle rughe alla superficie liscia.
E’ meglio evitare uno scatto con il tronco illuminato solo frontalmente.
Con la luce anteriore, la superficie risulterà piatta e quasi totalmente priva di tridimensionalità.
La corteccia non è trasparente, escludi quindi l’idea di una foto retroilluminata.
Anche considerare la conversione in bianco e nero, può essere un modo per evidenziare la trama e la forma.
In ogni caso, il colore e la consistenza della corteccia appaiono migliori se la luce è morbida e diffusa.

Laura suggerisce di migliorare sempre la foto in post-produzione, aumentando un po’ il contrasto per evidenziare la rugosità della corteccia.
Se scatti in modalità RAW piuttosto che in JPEG, la correzione sarà molto più semplice.

Usa un obiettivo macro, potrai avvicinarti al troco senza avere distorsioni.
Più alta sarà la qualità dell’ottica, più evidente sarà la forma e la struttura della corteccia.

Componi la foto in modo che la fotocamera sia la più parallela possibile al tronco, questo ti aiuterà a catturare i dettagli nell’immagine aumentando la profondità di campo.

Imposta il valore ISO più basso possibile, avrai una migliore definizione e un maggiore contrasto.
Con ISO bassi e diaframmi chiusi (e specialmente ti trovi nella zona boscosa più scura), è molto probabile che siano necessari lunghi tempi di scatto.
In queste situazioni si consiglia l’uso di una cavalletto.
Il trepiede offre inoltre il vantaggio di mantenere la fotocamera stabile, garanzia che il punto di messa a fuoco rimarrà quello che vuoi tu.

“Lo scopo delle mie foto – racconta Laura – è incoraggiare i fotografi a muoversi attorno all’albero per cercare le caratteristiche più interessanti, sperimentando scatti realizzati da differenti angoli di ripresa e prospettive.
Un albero è una fantastica opportunità per tutti gli appassionati di fotografia naturalistica”.

CONCLUSIONI
Vista da vicino, ogni corteccia è un’opera d’arte.
Quando la stagione non offre nuove ispirazioni, concentrati sui particolari.
Una passeggiata in un bosco, offrirà in’infina varietà di spunti fotografici.
Per il fotografo, le cortecce degli alberi saranno dei modelli perfetti per nuove e stimolanti foto naturalistiche.   

 

Foto di Laura Colpo                                             Intervista di Alvaro Foglieni

 

 

 

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2 commenti

  1. Uno spunto incessante per fotografare gli alberi in un modo fuori dal comune.

  2. Ottimi suggerimenti per guardare gli alberi durante le uscite in mezzo alla natura.

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