Chi pratica caccia fotografica sa che l’arrivo dell’inverno porta nuovi e divertenti possibilità fotografiche.
E’ il momento di fotografare le Cince, passeriformi di piccole dimensioni, dall’aspetto grazioso e dal temperamento vivace.
Il freddo le porta vicine ai centri urbani, pertanto sono facilmente visibili anche nei giardini condominiali o nei parchi pubblici cittadini di Milano.
Frenetiche, mai ferme, sempre alla ricerca di cibo, vivono prevalentemente sugli alberi e sono dotate di capacità acrobatiche che sfruttano abilmente per ricercare il cibo.
Le continue evoluzioni consentono loro d’ispezionare attentamente ogni ramo, alla caccia di piccoli insetti di cui si nutrono (larve, ragni, ecc.).
Le cince più facilmente fotografabili sono:
– Cinciallegra
– Cinciarella
– Cincia bigia
– Cincia mora
– Cincia dal ciuffo
– Codibugnolo

Cinciallegra
È la più grande delle cince presenti in Italia, molto attiva e piuttosto confidente.

E’ uno degli uccelli più diffusi, tipico abitante delle zone bosco aperte, con cespugli e ampie radure.
E’ facile osservarla mentre si sposta con volo ondulato, da una pianta all’altra.

La si trova molto spesso nei giardini condominiali ed è la specie che utilizza con più regolarità le cassette nido.
Nel periodo estivo è prevalentemente insettivora, mentre nelle altre stagioni si nutre di semi.

In genere ricerca il suo cibo sui rami più grossi degli alberi o presso il tronco.
Non disdegna di cacciare direttamente sul terreno.

Cinciarella
La si riconosce subito per via dei colori brillanti: giallo e azzurro.

Ha una vivacità aggressiva e dominante rispetto alle altre Cince più piccole.

E’ molto facile vederla nello stesso ambiente della Cinciallegra, anche se il suo habitat preferito è la foresta di querce (farnia, roverella, rovere, ecc.).
Frequenta comunemente gli ambienti urbani e rurali, meglio se ricchi di siepi e cespugli.

Si nutre prevalentemente di insetti e solo nella stagione fredda integra la dieta con semi e frutti.

Cincia bigia
Rispetto alle altre due cince, la “bigia” è meno propensa a frequentare le aree urbane e preferisce gli ambienti rurali.

Ha una colorazione omogenea e meno vistosa.
Vivace, frenetica, sempre in movimento è abbastanza comune nei boschi di pianura in cui si può trovare un alto e denso sottobosco.
Fortemente territoriale, è molto fedele al sito prescelto che non abbandona mai, nemmeno nelle stagioni molto fredde.

La coppia rimane unita per tutta la vita e i partner si frequentano tutto l’anno.

Cincia dal ciuffo
E’ l’unico passeriforme europea che ha un vistoso ciuffo di penne bianco-nere sul capo, ciò permette di riconoscerla con facilità.

E’ piuttosto confidente, ma preferisce muoversi nel folto del bosco di conifere (abete rosso, abete bianco e pino) e non ama uscire allo scoperto.

Nei mesi freddi, frequenta gruppi di altre Cince e la si nota immediatamente per la sua vivacità.

Insettivora d’estate e granivora d’inverno, caccia fra i ciuffi di aghi alle estremità dei rami.

Cincia mora

Tra le Cince dei boschi, la “mora” è senz’altro la più abbondante e socievole, facile anche da osservare perché è poco timorosa e sempre in movimento.

In Italia è abbondante in montagna, ma in inverno sverna in pianura.
Prevalentemente insettivora nella stagione della riproduzione, diventa granivora nei mesi freddi.

Caccia gli Afidi tra i ciuffi di aghi, sui rami molto alti delle conifere.

Codibugnolo
Piccolo passeriforme, noto anche come “Cincia codona”, facilmente riconoscibile per la sua forma inconfondibile: una coda lunga la metà della lunghezza totale dell’uccello.

Frenetico, di colore bianco-nero, sempre in movimento da un ramo all’altro.
Nella stagione fredda, si sposta lungo percorsi fissi, in piccoli gruppi con il caratteristico volo ondulato.

Il 90% del tempo è dedicato alla ricerca del cibo: si nutre di uova e larve di insetti e di ragni.
Non scende mai a terra, ma esplora con meticolosità ogni pianta per pochi minuti.

I tipici versi di contatto fra i componenti del gruppo, permetto di accorgersi della sua presenza prima ancora di vederlo.
Sulle piante si muove con agilità assumendo spesso posizioni da acrobata, tipiche della Cinciarella.

Note tecniche
Il modo più facile per fotografare le Cince è realizzare una mangiatoia e sistemare tutt’intorno dei posatoi (rami).
Le foto migliori si ottengono stando nascosti (capanno, telo mimetico o dall’auto).


La distanza tra il set (mangiatoia) ed il vostro nascondiglio varia in base all’attrezzatura fotografica che possedete.
In ogni caso è consigliabile non avvicinarsi al di sotto dei 3 metri (spaventate gli uccelli) e di non scattare da una distanza di oltre i 4mt (dovrete croppare troppo in post produzione)
Dobbiamo pensare infatti che sono uccelli di piccole dimensioni e difficilmente riempiranno il fotogramma.
Imposta la fotocamera in priorità di tempo (1/1600″ minimo), se hai problemi con la luce alza gli ISO ad un valore di 400.
L’ideale è fotografare la Cincia quando è sul rametto, lontana dalla mangiatoia.
In questo caso la foto risulta ambientata e più naturale (non si vede il cibo)
In Internet troverai moltissime informazioni su come costruire una mangiatoia e su quale mangime utilizzare.
Io utilizzo piccole mangiatoie volanti non invasive (collocate in un parco pubblico), realizzate con corteccia d’albero e appese ai rami delle piante.

Le rifornisco giornalmente con semi di girasole e qualche volta appendo ai rami anche le palle di grasso e semi che si acquistano nei market specializzati in cibi per animali.

La fotografia invernale alle Cince è praticabile da metà Novembre a metà marzo, poi gli alberi iniziano a germogliare e spuntano le nuove foglie e gli uccelli entrano nel periodo degli amori.
Aumentano le difficoltà e si crea solo disturbo.
All’inizio di marzo, è meglio smettere di rifornire la mangiatoia e prepararsi a smontarla.

Testo e foto di Alvaro Foglieni

Se ti è piaciuto l’articolo, condividilo su:
Se ti è piaciuto l'articolo, condividilo su:

3 commenti

  1. Fantastici animali le cince,sempre attivi in continuo movimento.Avendo la fortuna di abitare appena fuori Milano ho posizionato la mia mangiatoia sul balcome di casa.
    Dall’alba al tramonto e’ un continuo via vai di cince che arrivano per mangiare senza sosta.Ogni giorno devo rifornire di nuovi semi la mangiatoia che si svuota quotidianamente,ho circa un consumo di 400/500 grammi alla settimana ma e’ un enorme piacere veder arrivare anche 3/4 cince alla volta a mangiare.Con tutto questo movimento posso studiare i movimenti che fanno e scattare delle belle foto quando non sono appese per alimentarsi.Uno spasso…

  2. Articolo interessante ed istruttivo anche per uno come me che è molto digiuno dell’argomento.
    Bravo come sempre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *