Hai messo le tue foto su un gruppo Facebook, sperando di ricevere molti commenti positivi… invece, hai ricevuto qualche “like” e non su tutte le tue opere.
Come mai?
Cosa non va nelle tue foto?
Eppure le avevi scelte con cura, sicuro di stupire gli amici ed i followers del gruppo di fotografia naturalistica.
Qualcosa nelle tue immagini di “caccia fotografica”, non ha funzionato.
Vuoi sapere cosa?
Ecco un elenco delle più comuni cause che hanno decretato il fallimento delle tue foto di uccelli:
1) Il protagonista è troppo piccolo.
E’ un errore molto comune, causato dall’eccessiva distanza fra il fotografo e il soggetto principale.
Il risultato è un uccello troppo piccolo nel fotogramma per avere rilevanza e suscitare il coinvolgimento del pubblico.
Anziché essere il punto d’attrazione della foto, è visto come un elemento qualsiasi, un dettaglio fra i tanti.
La reazione negativa aumenta perché lo spettatore capisce benissimo la differenza fra un ritratto ambientato e un’immagine in cui il fotografo non si è avvicinato abbastanza.
2) Sfondo poco curato
L’errore comune a molte foto è uno sfondo troppo invadente, che distrae l’osservatore e non mette in risalto il soggetto primario.
Nella caccia fotografica lo sfondo è molto importante, perché aiuta a far capire meglio chi è il soggetto principale, ma troppi elementi di disturbo sullo sfondo, rendono la foto brutta.
Prima di scattare la foto, devi porre particolare attenzione a ciò che sta dietro al protagonista.
In pratica, usa lo sfondo per completare l’immagine, ma non così tanto da far sparire l’uccello nella foto.
3) Qual è il soggetto principale?
In fotografia, il soggetto principale è quell’elemento dell’immagine sul quale si desidera focalizzare l’attenzione dell’osservatore.
Uno degli errori più comuni nella fotografia naturalistica sta nell’inserire molti (troppi) elementi nella stessa foto, disposti in maniera disordinata.
Le regole di composizione spiegano che si devono eliminare tutti gli elementi che distolgono l’attenzione dal soggetto principale.
Se vuoi che la tua foto sia votata, togli tutto ciò che crea confusione e non permette di individuare immediatamente il protagonista dell’immagine.
4) Che noia la solita prospettiva
E’ un errore fotografare stando sempre in piedi.
Le immagini ottenute da questa prospettiva, risultano banali e prive di personalità.
Scegli il punto di ripresa con grande scrupolosità, perché condizionerà moltissimo l’armonia dell’immagine e le emozioni che essa trasmetterà.
Per il ritratto di un uccello, abbassati (piega le ginocchia, siediti a terra o sdraiati) fino a portarti alla sua altezza.
L’animale, fotografato da questa prospettiva, avrà una grande importanza nella foto.
5) Micro mosso
Un’immagine con del micro mosso è tecnicamente sbagliata, pertanto è da cestinare perchè non prenderà mai i “likes” che speri.
Il difetto può essere evitato impostando semplicemente un tempo di scatto più rapido.
A seconda della focale utilizzata, è possibile stabilire il “tempo di sicurezza”, ossia una velocità di otturazione che non risente del tremolio della mano e del movimento del soggetto inquadrato.
Il “tempo di sicurezza” equivale al reciproco della lunghezza focale dell’obiettivo utilizzato: con un tele da 500 mm, si dovrà impostare un tempo di scatto massimo di 1/500mm.
Se non si usa una fotocamera Full Frame, ricordarsi di sommare il “fattore di crop”.
Tempi veloci impongono diaframmi aperti e/o valori di sensibilità elevanti.
Lo stabilizzatore d’immagini aiuta ad avere foto ferme, usalo!
6) Usa diaframma aperti
Se non puoi modificare lo sfondo, se non puoi cambiare angolazione, se non puoi evitare di inserire nell’inquadratura oggetti indesiderati, preparati ad avere una immagine giudicata caotica e scadente.
L’uso sapiente del diaframma, potrebbe risolvere il problema, aiutandoti ad avere foto migliori.
Per evitare che lo sfondo interferisca con il soggetto principale, si deve sfocare.
Più apri il diaframma (ghiera sui numeri piccoli: f/1,4 ; f/2,8 ecc.) meno profondità di campo avrai e maggiore sarà la parte sfocata.
Nella fotografia naturalistica, è preferibile dare maggior risalto all’animale, eliminando lo sfondo.
Aprendo il diaframma, sfocherai il retroscena in modo da renderlo uniforme o poco invadente.
7) Foto poco nitida
Le foto nitide sono molto più attraenti delle immagini “morbide”, questa potrebbe essere la ragione dei pochi consensi ricevuti dal pubblico di Facebook.
Uno dei fattori che influenza pesantemente la nitidezza e la definizione di un’immagine è il valore degli ISO.
Bassi ISO = immagini di alta qualità e con la massima nitidezza.
Alti ISO = perdita di nitidezza, scarsa definizione e presenza di rumore digitale (foto granulosa).
E’ sempre meglio scattare foto con il valore di ISO più basso possibile.
Se usi alti ISO, avrai pochi dettagli nel fotogramma e la foto apparirà impastata.
8) Errata composizione
Se non usi le regole di composizione, la tua foto sarà banale e il risultato in termini di “like” non sarà quello che ti aspettavi.
Seguendo invece le linee guida, migliorerai le tue immagini e il gradimento del pubblico sarà decisamente migliore.
Le regole di composizione danno forza alle foto e coinvolgono chi le guarda.
Ti aiuteranno a scattare foto più accattivanti, portando equilibrio nella scena, guidando l’occhio dello spettatore attraverso il fotogramma fino a condurlo alle zone più importanti dell’ambientazione.
Una buona composizione fa la differenza tra una foto normale (anche se tecnicamente perfetta) e un’immagine di qualità artistica superiore.
9) Post-produzione esagerata
La post produzione è lo strumento perfetto per trasformare una foto in un’immagine finita, pronta per essere pubblicata.
E’ l’ultima fase dell’intero processo fotografico.
Una post produzione esagerata, troppo aggressiva, chiaramente visibile ed eccessivamente pesante, rovina la fotografia.
Viceversa, una correzione fatta con criterio e discrezione, rende l’immagine perfetta, godibile.
Un’immagine coi contrasti esagerati e coi colori troppo saturi è innaturale, finta e non può essere giudicata bella.
Se invece si agisce con cura sulla definizione delle luci, regolando un po’ alla volta la vividezza e migliorando il contrasto, si evidenziano meglio le caratteristiche fondamentali della foto.
Chi guarda le tue immagini ritoccate male non pensa che tu sia un artista, ma solo uno con scarse capacità di utilizzo di Photoshop o programmi simili.
10) Selezione sbagliata
Hai postato immagini che a te piacevano tantissimo, ma al grande pubblico non interessano più di tanto, per cui nessuno ti ha fatto un complimento.
Quella che a te sembrava un grande scatto, agli occhi degli altri è risultata una foto banale.
Pensare che l’hai scelta proprio perché ti ha ricordato l’attimo fantastico in cui l’hai scattata e quanto tempo e sudore ti era costata.
Chi la guarda però non la vede così “straordinaria”.
Perché?
Il motivo sta ne fatto che non sei riuscito a trasportare nella foto la realtà e le emozioni che hai vissuto in prima persona.
La tua immagine è giudicata per quello che è, non per quello che tu volevi rappresentare mentalmente.
Domanda: era veramente la foto più bella che avevi in archivio?
La prossima volta che posti una foto, valuta l’immagine come se fossi un osservatore estraneo, giudica i contenuti per quello che realmente sono e non per quello che volevi fossero.
Conclusioni
I “likes” sono solo la misura della popolarità, non della qualità e le due definizioni non sono la stessa cosa.
Non si diventa bravi fotografi dall’oggi al domani, ci vuole molta pratica.
Una cosa è certa: a tutti capita di fare foto banali!
Il trucco sta nel non mostrarle al pubblico!
Testo e foto di Alvaro Foglieni
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Aumentare gli ISO è una soluzione, ma saper giocare con la luce naturale è l’arte che distingue un vero fotografo naturalista.
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