Nei precedenti articoli, abbiamo suggerito come impostare alcune funzioni presenti sulla fotocamera, per ottenere foto migliori.
Anche il teleobiettivo ha però una serie di comandi che devono essere utilizzati per avere una resa migliore.
Per mostrare quali modifiche effettuare e perché farle, utilizzerò i teleobiettivi zoom CANON EF 100-400/4,5-5,6 L IS USM, nelle due versione attualmente in commercio: “standard” e “mark II”.
La scelta è fondata su due motivazioni sostanziali:
– la massiccia presenza di queste 2 ottiche nel mondo della fotografia naturalistica,
– perché possiedo ed utilizzo entrambi gli zoom.
In ogni caso, le operazioni effettuate su Canon sono simili anche per altre marca e modelli, come ad esempio:
– Fuji: XF100-400mm F4.5-5.6 R LM OIS WR,
– Nikon: AF-S 80-400mm ƒ/4.5-5.6G ED VR
– Olympus: Leica DG 100-400mm f4-6.3
– Pentax: HD D FA 150-450mm ƒ/4.5-5.6 ED DC AW
Per non dimenticare gli obiettivi universali, quali:
– Sigma: 150-600mm ƒ/5-6.3 DG OS HSM Sport
– Tamron: SP 150-600mm Di VC USD
Le impostazioni suggerite sono dettate dalla personale esperienza di chi fotografa uccelli che risultano essere sempre troppo distanti e subito pronti all’involo.
In pratica, una tipica situazione di caccia fotografica vagante in Italia!
1) IMPOSTAZIONE MODALITA’ DI MESSA A FUOCO
Sposta il selettore su “AF” (AutoFocus), in questo modo sfrutterai la rapidità e la precisione della messa a fuoco automatica del tuo teleobiettivo.
Quando pratichi caccia fotografica vagante, l’AF è indispensabile perché non sarai mai in grado di scattare velocemente una foto agli uccelli utilizzando la messa a fuoco manuale (MF).
2) SELETTORE GAMMA DISTANZE DI MESSA A FUOCO
Se pratichi caccia fotografica, non utilizzare l’impostazione FULL o l’impostazione di messa a fuoco inferiore (Es: 1,8mt su Canon “standard”), ma seleziona la distanza di messa a fuoco più lontana possibile.
Su Canon sono indicate come: da 3mt all’infinito su “mark II” oppure 6,5 mt all’infinito su versione “standard“.
Limitando la distanza minima di messa a fuoco, sarete certi di centrare velocemente il soggetto senza disturbi durante la ricerca e il puntamento.
Questa impostazione renderà autofocus molto più reattivo, riducendo i tempi effettivi di messa a fuoco.
3) STABILIZZATORE DI IMMAGINI
Lo stabilizzatore d’immagine è un sistema che permette di ridurre i difetti causati dal tremolio involontario delle mani o della respirazione del fotografo.
Una foto scattata con lo stabilizzatore inserito avrà immagini più nitide, più definite.
Esistono due correnti di pensiero in merito al suo utilizzo:
– chi lo lascia sempre attivo, “… Così sono sempre protetto“,
– chi lo utilizza solo in condizione di scarsa luminosità e con tempi lenti.
Entrambi le tesi sono valide.
Va però precisato che:
– lo stabilizzatore d’immagine rallenta il sistema di messa a fuoco automatica,
– con tempi di scatto superiori a 1/500 di secondo è praticamente ininfluente,
– I teleobiettivi di ultima generazione permettono di utilizzare tempi di scatto inferiori fino a 4 stop rispetto al normale (esempio: invece di 1/1000″ posso scattare senza mosso a 1/125″).
La cosa più importante da sapere è che lo stabilizzatore d’immagine agisce solo sui tuoi movimenti, ma non su quelli degli animali.
Se stai fotografando un uccello in movimento con un tempo di scatto troppo lento, l’uccello verrà mosso nella foto.
In questi casi, per congelare il movimento del soggetto, dovrai alzare gli ISO e scattare con un tempo di otturazione più rapido.
Inoltre, è da sapere che:
– se usi il cavalletto, spegni lo stabilizzatore.
– se fotografi dalla macchina (o dalla barca) ed hai motore acceso, usalo.
Nella caccia fotografica vagante a piedi, la foto scattata al volo, senza preparazione, è una normalità.
In questi casi l’uso dello stabilizzatore, aiuta a non cestinare molte foto a causa del nostro movimento durante la fase di scatto.
4) MODALITA’ DI STABILIZZAZIONE DELLE IMMAGINI
Gli obiettivi hanno la possibilità di programmare lo stabilizzatore in funzione del tipo di fotografia che sta scattando.
Esempio: lo zoom Canon “standard” ha 2 modalità (Mode 1 e Mode2), mentre il “Mark2” ha 3 regolazioni.
Impostando la modalità “1”, ottieni una stabilizzazione ottimale sia in verticale che in orizzontale. Ideale per le foto d’azione, quando l’illuminazione è insufficiente o in situazioni in cui non è possibile utilizzare una velocità di scatto alto.
Selezionando la modalità “2”, sarà attivata solo la stabilizzazione per i movimenti verticali e non ridurrà quelli orizzontali.
Questa scelta è ideale per le foto d’azione secondo la tecnica del panning o scatti continui con soggetti in movimento.
La modalità “3”, attiva la stabilizzazione dell’immagine solo durante la fase di scatto, per poi disabilitarlo subito dopo. E’ ideale per la caccia fotografica perché non c’è più il fastidioso effetto ottico della stabilizzazione durante “inseguimento” del soggetto.
Controlla il libretto di istruzioni del tuo teleobiettivo per sapere quante e quali regolazioni puoi scegliere.
5) FINESTRA SCALA DELLE DISTANZE
Quando sei sul campo in cerca di uccelli, posiziona manualmente il punto di messa a fuoco fra 20mt e l’infinito.
Fai una verifica e scoprirai che la maggior parte degli uccelli che fotografi è fra 15 e 30 metri.
Con questa impostazione, il soggetto inquadrato apparirà fin da subito ben definito nel mirino e la messa a fuoco molto più veloce.
Se invece il punto di messa a fuoco è su un’altra distanza, il soggetto apparirà “sfocato” nel mirino e risulterà difficile da identificare e seguire.
Questa impostazione è molto utile quando si fotografo gli uccelli in volo.
CONCLUSIONI
Segui questi semplici consigli in modo da sfruttare tutte le opportunità che la tua attrezzature ti offre.
Avrai così l’opportunità di realizzare scatti sempre più esclusivi ed interessanti.
Testo & foto di Alvaro Foglieni
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Alla prossima!
Grazie mille Alvaro, per questi semplice ma efficaci consigli!
Come sempre consigli utilissimi per ottenere il massimo risultato.
Grazie Alvaro riesci sempre a spiegare in modo semplice e comprensibile a tutti anche gli argomenti più ostici.
Con consigli realmente utili anche nella pratica.
Grazie Gianpaolo,
per il gentile complimento.
Detto da te, ha ancora più valore!
Questi ottimi consigli sono comunque utilizzabili anche su ottiche di minor pregio e portata più adatte ad altri scopi; personalmente utilizzo un CANON EF-S 55/250 IS II
e queste note tecniche sono in gran parte utilizzabili.
Grazie mille ed al prossimo tutorial.
Ottimi consigli, tutorial molto ben fatti, ma soprattutto un linguaggio semplice perchè non tutti nascono…imparati :-).
Il che rende più digeribile e molto più piacevole l’avvicinarsi a questo mondo affascinante che è la fotografia, ma che spesso può risultare un po’ ostico ai neofiti.
Vivo in campagna ho acquistato un 150-600 sigma e dopo un po’ di foto “poco soddisfacenti” mi sono messo in cerca di aiuto”. Ottimi consigli, chiari e soprattutto decisamente importante la spiegazione della loro funzione. Proverò a metterli in atto subito. Grazie
Ciao Ferdinando, grazie mille per i complimenti, li ho molto apprezzati.
Il Sigma 150-600mm è un ottimo zoom ideale per fare caccia fotografica.
Che modello hai acquistato? …Che fotocamera usi?…e soprattutto che problemi hanno le tue foto?
Ciao
Alvaro