Nell’articolo precedente ti ho mostrato la tecnica e suggerito alcuni consigli pratici per fotografare un uccello in volo.
Vorrei ora fare un passo avanti e presentarti altre due modi di foto d’azione.
Ne abbiamo già parlato anche durante il workshop di sabato 23 settembre alle Lame del Sesia (VC): è molto gratificante fotografare un uccello fermo su un posatoio, ma limitando il tuo archivio solo a questo genere di immagine, rischi di non cogliere la vera essenza della caccia fotografica: “…scattare foto di animali selvatici in libertà nel loro habitat”.
Da sempre l’uomo ha guardato affascinato il volo degli uccelli, tentando di carpirne i segreti.
Le due nuove tecniche di fotografia di uccelli in volo, si dedicano proprio a mettere in risalto il movimento del volatile nell’aria.
Una volta che avete preso dimestichezza con la fotografia di uccelli in volo, vi suggerisco ti prendere in considerazione le due seguenti evoluzioni:
• Mosso controllato
• Panning
Con la tecnica fotografica del mosso controllato, il corpo dell’uccello sarà perfettamente a fuoco e bloccato in aria, mentre le ali avranno un leggero mosso.
La sensazione che se ne ricava guardando queste immagini è proprio l’effetto di movimento.
Per avere un mosso controllato si dovrà dividere per 4 il tempo ottimale di congelamento dell’immagine.
Il risultato sarà il tempo di scatto da impostare.
Es: 1/1000″ (tempo di scatto per avere il soggetto perfettamente immobile) : 4 = 1/250 di secondo (tempo di scatto per avere un mosso controllato).
Questa tecnica funziona benissimo su uccelli che volano verso di te.
È meno suggestiva su uccelli che si muovono parallelamente alla tua fotocamera.
Un ultimo suggerimento: testa e occhi devono essere perfettamente a fuoco e fermi.
Tutte le altre impostazioni come da Tutorial: “fotografare gli uccelli in volo”
Il metodo panning permette di catturare l’immagine di un uccello in volo, seguendone il movimento.
In pratica, si deve sincronizzare il movimento della fotocamera con quello dell’uccello in modo che le due velocità siano uguali.
La sensazione di velocità e di dinamismo che se ne ricava guardando queste immagini è massima, perché il soggetto apparirà perfettamente a fuoco e immobile in aria, mentre lo sfondo sarà sfocato e darà la sensazione di “scorrere via“.
La tecnica di ripresa consiste nel posizionarsi parallelamente alla traiettoria dell’uccello, inquadrarlo e quando è a fuoco, scattare seguendo con la macchina fotografica il movimento dell’animale.
Il tempo di scatto da impostare per realizzare questa tecnica si ottiene dividendo per 8 il tempo ottimale di congelamento dell’immagine.
Es: 1/1000″ (tempo di scatto per avere il soggetto perfettamente immobile) : 8 = 1/125 di secondo (tempo di scatto per avere un panning nella foto).
Per eseguire lo scatto correttamente, dovranno ruotare solo il busto e la testa con la fotocamera, mentre le gambe dovranno poggiare ben ferme sul terreno per dare stabilità al corpo.
I suggerimenti per chi volesse iniziare a fare panning sono i seguenti:
– Iniziate con soggetti lenti (es. Aironi, Cigni). Con la pratica ed una volta ottenuti i primi risultati positivi, potrete passare a specie più veloci.
– Il diaframma dovrà essere aperto (f/5,6 – f/6,3) per avere lo sfondo sfocato.
– Evita il panning se lo sfondo non ha un forte contrasto con l’uccello in volo, ma scegli un fondale con il colore più scuro.
– Se l’uccello vola verso di te, l’effetto panning non funziona.
– Il movimento d’inseguimento deve essere uniforme e una volta scattato, non fermatevi di colpo ma continuate l’azione.
– Tutte le altre impostazioni come da tutorial: “Totografare gli uccelli in volo”
CONCLUSIONI
La qualità delle immagini dipenderà molto dalla pratica, ma una volta che si avrà la padronanza permetteranno di realizzare foto uniche dal forte impatto.
Testo & foto di Alvaro Foglieni
Aspetto le tue opinioni e le tue riflessioni!
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Premesso che nelle mie foto l’unico mosso controllato è quello del pezzo di coda o dellla zampa che riesco ad inquadrare, mentre tutto il resto sono cielo azzurri bellissimi dove prima c’era un uccello, vi devo davvero ringranziare!
Ora ho capito dove sbaglio di solito: io mi muovo per seguire gli animali in volo tutto il tempo, non rimango mai ferma. Mi sembra quasi di migrare insieme a loro a volte!
Ahahaha 🙂 ….Daniela il tuo commento è fra più simpatici che abbiamo ricevuto!
Mi auguro che i nostri consigli ti siano sempre d’aiuto e ti invitiamo a contattarci ogni volta che ne hai bisogno.
Inoltre, se tu venissi ai nostri incontri del venerdì sera, avresti modo di conoscere anche altri fotografi e scambiare due chiacchiere con loro.
Splendida la tua frase di chiusura, te le prenderò in prestito in occasione di una mia prossima proiezione pubblica.
Ciao
Alvaro
Grazie dell’invito!
Ma è un suggerimento perché tra i corsi che proponete c’è anche quello sul paesaggio “che resta immobile per ore e ore”? 😉
Non temere, ci sarà presto anche il corso per fotografare i bei paesaggi …”fermi ed immobili”.
L’autunno sta arrivando!
Preparati!