Uno dei luoghi che più di ogni altro mi piace frequentare per praticare caccia fotografica è la risaia, in particolare le grandi coltivazioni di riso piemontesi e pavesi.

La risaia è un habitat unico e particolare, ricco di biodiversità.
Le camere allagate, rappresentano una vera e propria alternativa alle tradizionali zone umide naturali, oggi sempre più rare in Italia
Alle risaie è legata una particolare famiglia di uccelli, gli Ardeidi, che trovano in questi ambienti molte possibilità di alimentazione (Anfibi, pesci, rettili, piccoli mammiferi e grossi insetti).

Grazie alle dimensioni, al loro colore ed alla presenza costante (sia con vasche allagate che non), questi uccelli hanno da sempre attirato la mia attenzione.
Nello specifico: i rituali del corteggiamento, i preparativi per la nidificazione e le fasi di caccia, sono le occasioni in cui ho potuto scattare le foto più interessanti.

Con gli anni, ho avuto la fortuna di fotografare tutti e 9 gli Ardeidi visibili in Italia: Airone bianco maggiore, Airone Cenerino, Airone guardabuoi, Airone rosso, Garzetta, Nittocra, Sgarza ciuffetto, Tarabusino e Tarabuso.

Questo tutorial sugli Ardeidi italiani è diviso in due parti:
• parte 1: Aironi veri e propri
• parte 2: Ardeidi e le tecniche per fotografare in risaia.

Parte 1°

Di seguito troverete le immagini delle 7 specie di Aironi italiani, con una breve descrizione.

AIRONE BIANCO MAGGIORE

L’Airone bianco maggiore è il più grande degli ardeidi italiani, presente nel Nord Italia tutto l’anno.
Oltre alle risaie, frequenta altri ambienti umidi, quali: stagni poco profondi, sponde dei laghi, rive dei fiumi e marcite.

Durante la stagione fredda, è facile incontrarlo nelle risaie asciutte fermo immobile mentre si scalda al tiepido sole invernale.
E’ estremamente facile da riconoscere: grande, bianco candido, molto signorile nei movimenti, il volo è lento ed elegante.
Come tutti gli ardeidi quando vola tiene il collo raccolto fra le spalle, formando la tipica “S“.
In genere caccia solitario, principalmente anfibi, pesci, bisce e grossi insetti.

Se la preda è di grandi dimensioni, l’Airone usa il becco come un coltello, trafiggendo la vittima da parte a parte.
Quando caccia in risaia con le camere allagate, utilizza la tecnica detta “walking slowly“: una camminata lenta, con il corpo chinato in posizione orizzontale, per meglio controllare la presenza delle prede.

Nella stagione riproduttiva il becco, normalmente di colore giallo, diventa nero.
La deposizione avviene a partire dalla fine di aprile.

Quando il maschio torna al nido, esegue un cerimoniale di saluto alla femmina.
Entrambi drizzano le penne del dorso e sollevano le ali.

AIRONE CENERINO

E’ l’airone più diffuso in Europa, facile da riconoscere grazie alle sue dimensioni ed al tipico colore grigiastro.
Alle nostre latitudini è presente tutto l’anno.

Ha l’abitudine di frequentare le risaie tutto l’anno ed è facile osservarlo anche in inverno fermo fra le stoppie.
Più in generale posso dire che il cenerino è il tipico abitante dei corsi d’acqua grandi o piccoli, delle rive dei laghi e stagni, delle ripe cespugliose, insomma ovunque ci sia acqua lui è presente.

Per cacciare, utilizza la tecnica denominata “standing” o caccia d’appostamento: rimanere immobile, aspettando il momento opportuno per catturare la preda con il becco.
Dapprima l’airone cammina lentamente nella risaia allagata, in cerca di una preda.
Una volta trovata si ferma, bloccandosi nella stessa posizione anche per parecchi minuti, poi con un velocissimo movimento del collo sferra l’attacco.
E’ solito ricercare il cibo in un raggio di 15 km dal nido, volando lentamente, con battiti d’ala vigorosi e possenti.

Il corteggiamento inizia molto presto, già a inizio gennaio il maschio richiama la femmina con parate
nuziali (arruffa le penne e sbatte il becco) e canti (orribili e gutturali) compiute sulla biforcazione di un ramo.
Il nido lo realizza la femmina mentre il maschio ha il compito di portare il materiale da costruzione.

E’ un uccello coloniale che nidifica in garzaie anche miste con altri ardeidi (Garzetta, Airone guardabuoi e Nitticora).
Generalmente il nido è costruito molto in alto sugli alberi, con preferenza ai rami laterali.

AIRONE GUARDABUOI

E’ un Airone di medie dimensioni, alquanto tozzo, con collo corto e becco robusto.

In inverno mostra un piumaggio bianco, ma nella stagione della riproduzione, esibisce sulla nuca e sul dorso una livrea color arancione.
Abita sia le zone umide di pianura, che i campi coltivati.

E’ infatti facile vederlo al seguito dei trattori che preparano le vasche delle risaie, quando segue le macchine agricole per catturare gli insetti e le rane portati allo scoperto dagli aratri.
Al contrario degli altri aironi, che effettuano una caccia solitaria di attesa e di studio, il guardabuoi ricerca il cibo in branchi camminando e assalendo le prede in modo concitato.

Maschio e femmina hanno livree simili.
È una specie fortemente gregaria in tutti i periodi dell’anno, anche durante la nidificazione quando si riunisce in garzaie fatte di moltissimi nidi.
Le colonie abitate dall’Airone guardabuoi sono molto rumorose, sia di giorno che di notte,

In volo ha l’atteggiamento tipico degli Aironi, con il collo ripiegato a “S”.

AIRONE ROSSO

Airone migratore a lungo raggio (sverna al di la del Sahara).
Dalla metà di marzo alla fine di aprile arriva nella pianura piemontese-lombarda per nidificare e riparte verso i luoghi di svernamento da agosto alla fine di settembre.
L’Airone rosso vive nei canneti, ricchi di vegetazione, con la presenza di acqua paludosa o a scorrimento lento.
Non è facile da osservare perché è molto riservato e piuttosto solitario: non gradisce la vicinanza dei suoi simili e evita totalmente i luoghi frequentati dall’uomo e/o con troppa attività agricola.
Inoltre ha una livrea estremamente mimetica che lo rende ancor più invisibile quando rimane immobile fra le canne.
Si nutre principalmente di pesci, anfibi, grossi insetti, crostacei, lucertole e bisce che caccia nelle aree umide vicine al nido.
La tecnica di caccia utilizzata è lo “Standing”: rimane immobile nella camera di risaia allagata, osservando con attenzione il territorio intorno alla ricerca di una preda.
Una volta scoperta, la cattura con estrema rapidità: un colpo fulmineo e il malcapitato è subito ingoiato intero.
All’inizo di maggio, inizia la nidificazione che aviene nel folto del canneto o su alberi e cespugli lontano da disturbi antropici.

E’ la femmina che costruisce il nido, il compito del maschio è di portare rami e tutto il materiale occorrente.
E’ un uccello dalle movenze eleganti, sia in volo (battiti lenti, profondi e continui, che posato (se spaventato si allunga tutto, raddrizzando il collo).

Il volo dell’airone rosso è maestoso e regale con battiti lenti, profondi e continui e sembra che non abbia mai fretta di scappare.

GARZETTA

E’ facile riconoscere la Garzetta, anche se posata lontano, per via del suo colore bianco che contrasta nettamente dallo sfondo.

La vedo spesso ferma sugli argini della risaia e sulla riva di un canale di alimentazione delle camere.
L’avvicinamento è però decisamente più complicato.
Anche solo rallentando la velocità dell’auto, la metto in allarme.
Se poi mi fermo per fotografarla, la Garzetta s’invola immediatamente allontanandosi.
Oltre alle risaie, abita tutti gli ambienti legati alla presenza di acqua dove caccia pesci, anfibi, insetti e bisce.

La livrea nel periodo nuziale si abbellisce di lunghe penne, leggere e impalpabili che la rendono ancor più elegante.
Anche le guance cambiano colore, diventando azzurre.
Il maschio compie le tipiche parate nuziali per attirare la femmina, consistenti in voli, grida (i caratteristici gorgoglii) e esibizione delle penne ornamentali.

A volte si può assitere a scontri fra maschi rivali, fatti di inseguimenti e beccate.
Entrambi i partner partecipano alla costruzione del nido che avviene in garzaie comuni con altre specie di Aironi.
La deposizione avviene tra metà aprile e maggio.

La Garzetta ha abitudini esclusivamente diurne ed ho notato che caccia in due differenti modi:
• “Foot movements“: si muove lentamente nell’acqua osservando con attenzione il fondale e ogni tanto, agita le zampe sott’acqua in modo da stanare i pesci o le rane che cattura con un movimento deciso e veloce del collo.
• “Wing movements“: cammina nella risaia allagata, cercando di cogliere ogni minimo movimento di un’eventuale preda. Per facilitare la visione, allarga le ali cercando di fare ombra nell’area intorno per vedere meglio le prede.

NITTICORA

La Nitticora è il tipico abitante delle risaie piemontesi-lombarde.
È un airone di medie dimensioni, di struttura tozza, zampe corte, col corpo di colore bianco e il dorso grigio-nero.
La cosa più evidente è l’occhio, di un color arancione-rossastro molto intenso e brillante.

Migratrice a lungo raggio, arriva in risaia in marzo-aprile, nidifica in garzaie condivise anche con altre specie e riparte verso le zone di svernamento in settembre-ottobre.

Si ciba di tutto quello che può trovare in un ambiente umido: pesci, anfibi, vermi, insetti, rettili.
Caccia generalmente in acque poco profonde, afferrando la preda dopo essere rimasta ferma per molto tempo in acqua o sugli argini della risaia (tecnica “Standing“).

I due sessi sono simili, mentre i giovani hanno un colore marrone con macchie bianche.

SGARZA CIUFFETTO

Coi suoi colori bruno-dorati, la Sgarza ciuffetto è sicuramente l’Airone più elegante presente in Italia.
Inoltre, nel periodo della riproduzione, il cambia colore e diventa azzurro.

Purtroppo è una specie sempre più rara e i suoi avvistamenti sono ormai occasionali.
Arriva in Pianura Padana fra aprile e maggio e già a metà agosto-inizio settembre inizia la migrazione post-riproduttiva.

È mattino e al crepuscolo i momenti migliori per fotografarla, il resto della giornata lo trascorre immobile fra la vegetazione degli argini della risaia o nei canneti di qualche zona umida vicina.
Ama ogni tipo di area umida, dove poter cacciare pesci e anfibi, cibo preponderante della sua dieta.

A seconda dell’ambiente in cui si trova, può adottare una tecnica di caccia specifica fra il “Walking slowly” e lo “Standing“: può camminare lentamente nelle acque poco profonde della risaia cercando la preda o rimanere immobile a lungo su un posatoio rialzato (es: bordo della vasca) in attesa di individuare la vittima, che cattura con un rapido colpo di becco.

Tra metà maggio e giugno, la femmina intreccia in modo sommario i rami portati dal maschio e costruisce il nido.
Nidifica in colonie con altre specie di Aironi, ma la coppia mal sopporta la presenza di altri nidi nelle vicinaze del nido.
Maschio e femmina partecipano all’alimentazione dei pulcini.
Continua …

Foto e testo di Alvaro Foglieni

 

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3 commenti

  1. Interessante tutorial con bellissime foto.
    Propongo che Pixel organizzi delle gite, in risaia, nelle marcite …

    1. Grazie Manuela per i complimenti e per il suggerimento.
      Terremo in considerazione la tua richiesta, già nella stagione autunno-inverno.
      A tale proposito, ti invito a leggere anche la seconda parte del post “Ardeidi italiani” (uscirà il 23/06) perchè saranno indicate le caratteristiche minime di una attrezzatura, necessarie per poter effettuare caccia fotografica in risaia.

  2. Condivido il pensiero di Alvaro e rilancio la proposta du Manuela.
    Preparate voi un programma su escursioni da fare e noi valuteremo.
    Bellissimo post .Complimenti ad Alvaro

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