FOTOGRAMMI DI NATURA”, mini guida realizzata con lo scopo di suggerire a chi muove i primi passi nel mondo della fotografia naturalistica, quali soggetti può fotografare in ogni periodo dell’anno e dove li può osservare con più facilità.

Il Cavaliere d’Italia è un limicolo dalla livrea inconfondibile: bianco e nero con lunghissime zampe rosse (arrivano a misurare fino a 30 centimetri).

Il becco è nero, lungo e diritto.
Il corpo è slanciato ed elegante, esile e longilineo, molto raffinato in volo.
Migratore che sverna nei paesi africani, arriva alle nostre latitudini in aprile-maggio.
È molto facile osservarlo in acque poco profonde come le lagune, le saline e le paludi.
Nel Nord Italia è presente nelle risaie, dove cerca degli isolotti di terra per costruire il nido, costituito da ramoscelli e fango.

Il Cavaliere d’Italia è specie gregaria, che vive in piccole colonie anche nel periodo riproduttivo.
Per il fotografo della natura è un uccello facile da identificare e fotografare.
È una specie piuttosto confidente, basta un 300mm per fare ottime riprese.
Il Cavaliere d’Italia è anche un grande “camminatore”.
Il passo è continuo, ma lento, sempre alla ricerca di cibo sull’acqua bassa.
Durante le conquiste amorose, il suo richiamo risuona continuamente.
Al decollo, batte rapidamente le ali, ma raggiunta l’altezza desiderata, vola lentamente.
L’andamento è elegante, in parte veleggiato, con le lunghe zampe che sporgono oltre la coda.
Prima di posarsi, plana descrivendo uno o più cerchi e l’atterraggio è leggero.
Due le cose importanti da fotografare:
– l’occhio, perché è grande e ha l’iride rossa.
-L’accoppiamento, preceduto da un rituale di corteggiamento dove il maschio effettua eleganti danze per conquistare la femmina.
Dopo aver compiuto alcuni giri intorno alla femmina e inchinatosi molte volte, il maschio le sale sul dorso per l’accoppiamento.
Una volta terminato l’atto, il maschio la cinge con un’ala in una specie di “abbraccio” che dura pochi secondi, mentre i becchi si incrociano.
Poi, si allontana con inchini e finte beccate in acqua.
Tipico è anche il comportamento della femmina quando un predatore attacca il pulcino.
L’animale finge di avere un’ala rotta e attira a sé il predatore con richiami e salti, distraendolo e allontanandolo dal nido.
Più in generale, la vita in comune aiuta il Cavaliere d’Italia a difendersi dagli aggressori, siano essi mammiferi o uccelli, con sofisticate strategie di gruppo tramite collettive e rumorose movenze bellicose, che in genere disorientano l’assalitore.
Assistere in diretta a questi eventi, ripaga ampiamente una giornata passata sotto il sole cocente della pianura Padana.
I due sessi sono abbastanza simili, il maschio è nero e bianco con una calotta sul capo completamente nera, mentre la femmina ha la testa bianca e le parti superiori del corpo sono un po’ più tendenti al marrone.

È rumoroso e quando è disturbato, agita il capo avanti e indietro.
Si ciba di piccoli invertebrati che trova a pelo d’acqua, di insetti, molluschi, vermi e di vegetazione acquatica.
Nell’anno compie una sola covata
Essendo una specie migratrice tende a svernare nei paesi Africani; le prime partenze si hanno già alla fine di Agosto.
In questo mese è facile fotografare il Cavaliere d’Italia nelle tante risaie della bassa novarese (Borgolavezzaro, Casalbeltrame, Casalino), nelle allagate risaie del vercellese (Lignana, Tronsecco, Fontanetto Po) e nelle risaie della Lomellina, in provincia di Pavia (Groppello Cairoli, Sartirana, Zerbolò).

Autore: Alvaro

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1 commento

  1. Molto iteressante come tutti gli altri articoli. Complimenti

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