“FOTOGRAMMI DI NATURA”, mini guida realizzata con lo scopo di suggerire a chi muove i primi passi nel mondo della fotografia naturalistica, quali soggetti può fotografare in ogni periodo dell’anno e dove li può osservare con più facilità.
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Il Picchio verde è una specie molto comune nelle nostre campagne e in più in generale è ben diffusa in Italia (tranne che nelle isole).
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Il suo habitat ideale sono i boschi maturi, soprattutto di latifoglie, alternati a zone di prato incolto.
Predilige la presenza di alberi morti ricchi di cavità, ma va detto che si adatta facilmente all’ambiente, costruendo il nido anche nei parchi e grandi giardini.
La specie mostra un marcato attaccamento al sito riproduttivo.
Di indole piuttosto schiva, si sente la sua presenza più con il canto che non con il tipico “tambureggiare” dei picchi.
Il momento migliore per fotografarlo e marzo, quando il maschio emette la sua caratteristica “risata”, forte e squillante che permette una sicura individuazione e lo rende il più conosciuto tra i picchi europei.
Rispetto agli altri Picchi, è quello che più difficilmente “tambureggia” col becco sul tronco degli alberi.
In generale è un animale riservato, non facile da avvistare e subito pronto ad allontanarsi al minimo sospetto.
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La livrea verde è abbastanza mimetica e può capitare di camminare vicinissimo senza notarlo.
È invece piuttosto facile riconoscerlo quando è in volo, perché ha un andamento fortemente ondulato, con lunghe pause ad ali chiuse tra un’impennata e l’altra.
È l’unica specie di Picchio che caccia regolarmente sul terreno, alla ricerca di formiche e larve di cui è ghiotto.
La sua presenza è pertanto proporzionale alla quantità di questi insetti.
Un utile suggerimento è quello di cercarlo vicino alle cascine isolate, perché è solito visitare gli orti in cerca di fragole di cui è goloso.
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Nidifica in buchi scavati nei tronchi, in genere di alberi vecchi, grossi e isolati.
L’avvicinamento al nido di uno dei due partner, è sempre effettuato con tutte le precauzioni possibili.
I due sessi sono simili l’unica differenza è data dal colore del “baffo”: rosso per il maschio e nero per la femmina.
Spettacolari sono le fasi del corteggiamento, caratterizzate da veloci sali e scendi lungo il tronco, mentre uno dei partner si nasconde per poi sporgersi verso l’altro.
Anche la difesa del territorio è scenografica: i due avversari si affrontano su un ramo, prima duellano con il becco come se fosse una spada, poi cercano di ribaltare il rivale ed alla fine si allontano in silenzio.
Un’antica credenza popolare racconta che quando il picchio canta continuamente, annuncerebbe la pioggia.

In questo mese è facile fotografare il Picchio verde nei boschetti di Milano 3 che circondano il lago di Basilio (MI), fra gli alberi ed i prati che delimitano il lago di Sartirana (LC), lungo le alberature dell’Adda al Pian di Spagna (CO-SO).

Autore: Alvaro

 

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2 commenti

  1. Eccolo qua il mio amico Picchio Verde.Questo fantastico animale mi ha fatto veramente soffrire ,perchè non riuscivo mai a fotografarlo.
    E’ veramente inconfondibile il suo canto ,questa sua risata quasi beffarda.
    Verissimo che in marzo si ode molto,ne ho avuto testimonianza settimana scorsa in una breve uscita all’oasi di Tolcinasco ,dove mi sono imbattuto in due Picchi in canto che ripondevano sempre più forte al mio richiamo.
    Affascinante sempre per me il suo incontro.

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