Ecco 7 semplici consigli di base per fotografare i panorami.
Questo tutorial vuole essere il punto di partenza per chi desidera dedicarsi alla fotografia paesaggistica e non vuole trovarsi impreparato davanti alla bellezza della natura.
Sono piccoli accorgimentiti che consentiranno di scattare delle perfette foto di paesaggi.
1) Diaframma chiuso
Quando si fotografa un paesaggio bisogna lavorare con i diaframmi chiusi, in modo da avere la massima profondità di campo.
Potete operare in due modi:
– Utilizzando la modalità Paesaggio
– Impostando la Priorità di diaframma.
Nel primo caso, la fotocamera farà tutto lei in automatico.
Nel secondo caso, una volta impostata la priorità di diaframma (AV o A a seconda della marca della fotocamera) si regolerà manualmente l’apertura a f/11 o f/16 .
Ricordare questo trucco: fotografando in piedi, usare diaframma f/11.
Se si è seduti o sdraiati, usare diaframma F/16, perché ci saranno più elementi/oggetti in primo piano e sarà necessaria una maggiore profondità di campo.
Questi valori consentono inoltre di avere la massima nitidezza di tutta la scena inquadrata.
2) ISO bassi
Nella fotografia paesaggistica il rumore digitale è indesiderato.
Per ridurre al minimo il disturbo, si dovrà impostare il valore di sensibilità ISO più basso possibile (generalmente 100 ISO)
In caso di scarsa luminosità è necessario utilizzare il cavalletto (o trovare un punto d’appoggio) e scattare con tempi di otturazione più lunghi.
3) Orizzonti diritti
Una delle regole fondamentali della fotografia di paesaggi è: “l’orizzonte deve essere diritto“.
Lo sappiamo: l’orizzonte non è in discesa.
Eppure la foto con l’orizzonte inclinato è un errore abbastanza comune.
E’ importante, quando si scatta una foto, tenere ben diritta la macchina fotografica.
Fotografare un panorama è un’azione che si può fare con calma, a volte è sufficiente prestare più attenzione, guardando il display o il mirino prima di scattare e correggere l’eventuale inclinazione.
La stragrande maggioranza delle moderne fotocamere dispongono di un’apposita funzione: una griglia che se attivata, aiuterà a tenere sotto controllo l’inquadratura e scattare foto diritte.
Un’altra possibilità è offerta dai punti di messa a fuoco presenti nel mirino di ogni reflex, usateli per raddrizzare la fotocamera.
Se proprio non è possibile scattare con la fotocamera diritta, si potrà “raddrizzare” l’immagine con un qualsiasi programma di fotoritocco.
Un suggerimento: la regola degli orizzonti diritti va utilizzata anche per altri elementi orizzontali importanti, come: tetti, muretti, siepi o davanzali delle case.
La foto risulterà sicuramente migliore.
4) Regola dei terzi
E’ sicuramnte la regola più semplice da ricordare e da mettere in pratica.
Mai posizionare il soggetto principale al centro del fotogramma e mai piazzare l’orizzonte perfettamente a metà dell’immagine.
Per evitare il rischio di realizzare foto banali è necessario usare la regola dei terzi, una serie di linee immaginarie che dividono la scena in 9 parti uguali.
Il metodo suggerisce di posizionare il soggetto principale sempre lungo una delle due linee verticali, decentrandolo lateralmente.
Sfruttando invece le linee orizzanti, è possibile far risaltare meglio il cielo o la terra.
In pratica, si sposterà in alto o in basso la linea dell’orizzonte, in base a quale importanza si vorrà dare a uno due elementi.
Esempio: se il cielo è ricco di nuvole, collocare la linea dell’orizzonte ad 1/3 più in basso rispetto alla mezzaria.
Cosi facendo, il cielo avrà più spazio rispetto alla terra e assumerà più importanza.
Viceversa, se si vuole dare rilevanza al terreno o al mare in burrasca, posizionare l’orizzonte 1/3 più in altro della metà del fotogramma.
In questo modo, i 2/3 della scena saranno dedicati alle onde ingrossate dalla tempesta.
5) Includere un elemento in primo piano
Nessuna macchina fotografica sa riprodurre la prospettiva come l’occhio umano.
Questo significa che le foto di paesaggio appariranno piatte.
Per dare il senso realistico della profondità, è necessario inserire nella scena un elemento in primo piano.
Il risultato sarà una foto dove appare chiaro la distanza tra un oggetto in primo piano ed il resto della scena sullo sfondo.
E’ importante però avere a fuoco tutti i piani inquadrati.
Impostare pertanto un diaframma molto chiuso (f/16)
6) Evitare gli oggetti di disturbo
In molte fotografie di paesaggio è facile notare degli oggetti indesiderati: cartelli stradali, pali della luce, estranei, bidoni dell’immondizia, cavi dell’alta tensione, cani intenti a fare i bisogni, muri con scritte volgari, palazzi fatiscenti, ecc.
Affascinati dal panorama, ci si dimentica di guardare nel dettaglio i tanti componenti della scena.
Non prestando attenzione ai disturbatori, si rischia di fare una foto brutta.
Questi oggetti distolgono l’attenzione dello spettatore.
In fase di composizione, è buona norma verificare con attenzione cosa si sta inquadrando.
Includere solo ciò che arricchisce la scena, eliminare ogni elemento di disturbo è la regola principale.
7) Imposta il tempo giusto
Nella fotografia di paesaggio, non sono ammesse foto mosse.
Proprio perché nessun elemento risulterà nitido e ben decifrabile, questo difetto farà giudicare sbagliata l’immagine.
Per evitare il rischio, ci sono due metodi da mettere in pratica:
– Usare il cavalletto
– Impostare un tempo di scatto sicuro.
Quando la luce è insufficiente, l’uso del cavalletto è indispensabile.
La fotocamera, fissata al treppiede, è potenzialmente immobile.
Pericolo di immagini mosse minimo, per non dire nessuna.
Però, se non si ha a disposizione un supporto per bloccare la macchina, consiglio di adottare il principio del tempo di sicurezza.
E’ semplice: si imposta il tempo di scatto uguale o superiore alla lunghezza focale dell’obbiettivo usato.
E’ bene ricordare che alla focale nominale, va però aggiunto il fattore di Crop specifico per ogni marca e modello di fotocamera.
Esempio: con una focale da 50mm e con un fattore di Crop di 1,5, si imposterà un tempo minimo di 1/75’’ o superiore.
Ovviamente i tempi che si leggeranno nel display della fotocamera non saranno uguali al risultato matematico dell’operazione sopra, perché rispettano la scala dei tempi fotografici.
Basterà adottare il tempo appena più veloce del valore ottenuto.
Un ulteriore vantaggio siavrà usando lo stabilizzatore ottico, un sistema che permette l’acquisizione di immagini migliori perchè smorza il tremolio involontario dalla mano.
Testo & Foto di Alvaro Foglieni
Hai trovato utili i consigli?
Dai una mano al blog e fallo crescere?
Condividi l’articolo nel tuo social network preferito
E’ un piccolo gesto molto importante per noi.
La composizione è chiave: cercate linee guida naturali che conducano lo sguardo verso il vostro soggetto principale.
Per consigli pratici su come migliorare le tue foto naturalistiche, segui la nostra pagina gruppo Facebook.
Ottimi consigli per avere delle belle foto di paesaggi.
Bisogna fare pratica per ottenere delle belle foto
Utilissimo questo articolo, così ho le tue dritte sul paesaggio in sintesi
Molto utile ed interessante, i paesaggi non sono facili da immortalare in una bella foto